Da oggi la Puglia ha il suo secondo tempio crematorio. La struttura, ospitata nel Cimitero di Foggia, è stata inaugurata questo pomeriggio ed entrerà in funzione il prossimo 24 settembre. Se prima i cittadini erano costretti a rivolgersi alle strutture di altre province o addirittura di altre regioni, da oggi potranno usufruire di un nuovo impianto di ultima generazione, dotato dei più elevati standard tecnologici.
La struttura, realizzata dalla società PFC (Progetto Finanza di Capitanata) rientra nel progetto di ampliamento del Cimitero comunale di Foggia, a servizio dell’intera Capitanata e sarà in grado di fornire risposte efficaci ad una domanda in forte crescita. A confermarlo anche i dati dall’Istat secondo cui l’incidenza della cremazione sul totale delle sepolture si attesta intorno a poco meno del 25% (dati 2016). In pratica, una persona su quattro decide di farsi cremare. La cremazione rappresenta anche un valido strumento di contrasto al dilagante e non più sostenibile fenomeno del consumo del suolo, e allo stesso tempo riduce sensibilmente i costi relativi alla tradizionale tumulazione in loculo ed alla sua successiva gestione.
“Con il forno di cui dispone l’impianto – spiega Francesco Corbo, ingegnere e progettista del Tempio Crematorio – saremo in grado di eseguire una cremazione ogni due ore, fino ad un massimo di 8 al giorno. Per il primo anno di attività, l’obiettivo della PFC è di effettuare 300 interventi per arrivare a 1000 nel giro di tre anni”.
A tagliare il nastro, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, Giovanni e Franco Trisciuoglio, Marco e Franco Insalata (vertici della società PFC), il sindaco di Foggia Franco Landella e Gianni Mongelli, sindaco di Foggia all’epoca dell’avvio dell’iter procedurale per la nascita del Tempio. Presenti alla cerimonia anche gli ingegneri Giovanni Battista Mancini e Giovanni Ruggiano, che insieme a Francesco Corbo hanno curato la progettazione dell’ampliamento del Cimitero comunale.
“Con quest’opera – dichiara il sindaco Franco Landella – Foggia avanza in termini di progresso e diritti civili, dando alla nostra comunità e a quelle delle aree limitrofe l’opportunità di scegliere in totale libertà. Con questa struttura mi auguro che la domanda, oggi ferma al 10%, possa presto crescere fino a raggiungere percentuali significative”.
Oltre al forno, la struttura accoglie anche una sala del commiato, una sala video da cui assistere al processo di cremazione e uffici per il disbrigo delle pratiche. Prima della visita agli impianti, si è svolto un breve momento di confronto durante il quale don Vito Cecere, della Comunità Emmaus, ha portato la toccante testimonianza relativa alle ultime volontà di Don Michele de Paolis, fondatore della Comunità e guida spirituale per migliaia di fedeli. Nel suo testamento, don Michele chiese di essere cremato. Oggi le sue ceneri, come da lui desiderato, sono custodite in un’urna all’interno della cappella della Comunità, in linea con le direttive della Chiesa cattolica, che consente la cremazione, purché le ceneri non vengano disperse, ma riposte in un luogo sacro.
“Il Tempio crematorio di Foggia – spiegano Giovanni Trisciuoglio e Marco Insalata – è il 75esimo in Italia ed uno dei pochi al centro-sud. Con questo nuovo impianto intendiamo dar lustro alla Città di Foggia ed alla intera Provincia, che da oggi sarà in grado di offrire un servizio capace di soddisfare la crescente domanda che giunge anche dal resto della Puglia e dalle regioni a noi più vicine, prime tra tutte Molise e Basilicata”.