La specie imprevista n.509: i dubbi dell’amore
Tutti i potenti della Terra si inchinarono davanti a lei. Tutti i potenti della Terra capirono in quell’istante l’inutilità delle loro esistenze!!! Tutti gli uomini della Terra in quel momento capirono che un pezzo di cielo era caduto sulla Terra e aveva formato un cratere dove le lacrime di dio sarebbero state raccolte. Tutte le anime che vennero accompagnate da lei per raggiungere un luogo lontano dalla Terra, l’aspettarono, prima di varcare la Porta di Altrove.
Esattamente 21 anni fa moriva Madre Teresa di Calcutta, la Donna più potente del Mondo!!
«Gesù, l’Assente», colui che sempre tace. Per oltre metà della sua vita, un solo grido: «Mi hai respinto, mi hai gettato via, non voluta e non amata. Lo chiamo, io mi aggrappo, io voglio, ma non c’è Alcuno che risponda. Nessuno, nessuno. Sola… Dov’è la mia Fede… Perfino quaggiù nel profondo, null’altro che vuoto e oscurità. Mio Dio come fa male questa pena sconosciuta…”
Sono lacrime e tormenti che per oltre 50 anni hanno pervaso l’anima di Madre Teresa. Il Dubbio. Il Dubbio dell’Amore. Che ti annienta l’anima. Che ti fa sudare sangue per tanto è forte la sua penetrazione nei tuoi pensieri.
Tutto questo, e tanto altro, è stato rivelato in 60 lettere a vari confessori di Madre Teresa, come Michael van Peet e Joseph Neuner. È da tempo, e non è un mistero, la fede della suora in bilico tra abisso e cielo.
Una cristianità vissuta dalla missionaria sempre con la forza di andare avanti comunque, anche senza la “visibilità”di dio. La presenza di dio per chi crede è ovunque. In tutto ciò che visibile e invisibile. Nel vento che soffia come nel sole che arde. E la Natura non parla: non risponde alle domande degli uomini. Ma guarda e segue in silenzio tutto ciò che la “materia” in movimento riesce a compiere.
La santità non è ovvia: non si può essere santi avendo la certezza scientifica dell’esistenza di dio. La vita stessa è una continua ricerca del giusto, del bello, della misericordia, della perfezione della Natura, della notte che insegue il giorno, del sole dopo le nubi.
Questa santità non fa parte dell’Altro Mondo. Ma della logica degli uomini. Coloro che vedono e sentono solo ciò che la nostra mente riesce a capire. I dubbi che vivono da sempre non possono essere risolti con la vita che avanza.
Anzi, con il tempo che passa, i dubbi aumentano. E diventano sempre più pesanti. Con il pericolo di portare davanti a dio solo punti interrogativi e pochissime risposte chiare della nostra esistenza.
Madre Teresa si è fatta carico sul suo corpo e nel suo spirito di tutti i dubbi del Mondo. Come quando Gesù morì: prese sui di sé i peccati dell’Umanità, per dare inizio ad una nuova Era. Due esempi di come le risposte esatte alle domande della vita sono poche. Anzi, pochissime.
L’amore alla fine paga sempre. L’Amore dato non è mai sprecato. Anche una “bontà laica” (quella che non si aspetta come ricompensa il paradiso), è buona e giusta. È sempre contemplata nella nostra esistenza di “specie imprevista”. Come a me piace definire il Genere Umano.
Siamo uno dei tanti perché dell’Universo. Del perche esiste una sola Madre Teresa e non milioni di uomini e donne come lei. Eppure ci definiamo gli esseri fatti ad immagine e somiglianza di dio!!! (poverini…)
I dubbi dell’Amore quando ci sono è bene contemplarli: fanno accrescere ancora di più la certezza che di Bene nel Mondo ce n’è sempre poco.
Soundtrack: “Il cielo” – Renato Zero
Book recommended: “Diario di un curato di campagna” di Georges Bernanos
Mario Ciro Ciavarella Aurelio