Ordinanza di custodia cautelare in carcere per un uomo accusato di aver partecipato al quadruplice omicidio in cui morirono il boss Romito, suo cognato e i fratelli innocenti di San Marco in Lamis, Luigi e Aurelio Luciani. Si tratta di Giovanni Caterino, 38enne di Manfredonia, accusato di concorso in omicidio, e di Luigi Palena, accusato di detenzione e porto di armi
“Oggi è un giorno importante per la nostra città e per tutto il territorio garganico. Questa mattina, in una conferenza stampa tenutasi a Bari presso il Comando Legione Carabinieri Puglia, i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, con la partecipazione dei vertici dell’ Arma dei Carabinieri, hanno annunciato l’individuazione di uno dei responsabili dell’omicidio dei fratelli Luciani, vittime innocenti della mafia garganica”. E’ quanto riferisce in una nota il sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla.
“Il nostro ringraziamento alla magistratura e alle forze dell’ordine – continua il primo cittadino -, in particolare all’Arma dei Carabinieri, che in questo anno trascorso dal barbaro eccidio hanno fatto sentire forte la loro presenza, assicurandoci che i risultati sarebbero arrivati. La promessa è stata mantenuta e questo primo risultato è molto importante, in una terra dove la gran parte degli omicidi di mafia non trova un colpevole anche per il muro di omertà con cui si scontrano gli inquirenti. Per questo ai miei concittadini ed a tutti i cittadini garganici rinnovo l’invito ad avere fiducia nelle istituzioni, a collaborare affinché questo importante risultato ottenuto sia solo il primo passo verso il riscatto del nostro territorio. Adesso il lavoro deve proseguire e l’augurio è che la magistratura faccia giustizia: il giusto tributo alla memoria di Luigi ed Aurelio ed alle loro famiglie e la speranza, per tutti noi, di poter vivere in una terra libera dal giogo della mafia”.