San Marco in Lamis, attenzione alla truffa del pacco
I truffatori sono tornati. Anziani nel mirino.
È ormai diventato un fenomeno diffuso anche nella nostra cittadina, telefonare a casa degli anziani, qualificandosi per figlio/nipote della persona da truffare chiedendo la cortesia di ritirare un pacco da un fantomatico postino amico e saldare le spese anche fino a 1.500 euro. Fate attenzione la truffa corre anche e soprattutto sul filo del telefono. E’ quanto sta succedendo di nuovo e con elevata frequenza nel nostro paese.
Ed è proprio nei paesi, che i malviventi acquisiscono, più facilmente, addirittura dati personali per rendere la truffa più credibile. Naturalmente i più colpiti sono soprattutto gli anziani. Come detto, oltre alla truffa di cui sopra, ce n’è un’altra dove un finto corriere telefona ai malcapitati dicendo che il nipote o il figlio, chiamandoli col loro vero nome di battesimo, ha effettuato degli acquisti online, che il pacco arriverà a casa, con una spesa di 1.500 euro e che, qualora non venga pagata, ci sarà una penale a discapito dei propri congiunti presunti intestatari dei (finti) pacchi in questione. A quel punto i nonni non possono far altro che pagare.
Un’altra segnalazione riguarda anche la pericolosa truffa della “cauzione”: gli impostori telefonano a casa delle vittime spacciandosi per assicuratori, facendo credere agli anziani presi di mira che i rispettivi figli sono rimasti coinvolti in un incidente stradale e che sono finiti nei guai perché le Forze dell’Ordine li avevano trovati senza la copertura assicurativa. I truffatori raccontano alle vittime che per “liberare” i loro familiari è necessario pagare subito una cauzione di alcune migliaia di euro.
Una nuova truffa riguarda i finti incaricati dell’ufficio postale, che costringono le povere vittime a farsi consegnare il bancomat ed il relativo codice PIN. I due imbroglioni fanno credere all’anziana di turno che si tratta di un servizio a domicilio per attivare l’accredito della pensione direttamente sul conto corrente e senza dover più fare lunghe code allo sportello. Una volta impossessatisi della carta e del relativo PIN il “gioco” è fatto.
Il consiglio è semplice ed è sempre lo stesso: diffidare delle telefonate di chi non si conosce e chiede soldi e chiamare le Forze dell’Ordine per evitare di ricevere un…pacco, in tutti i sensi, tranne che in quello reale.
Riguardo la pericolosissima truffa della cauzione, inoltre, sarebbe molto utile la collaborazione dei dipendenti degli istituti di credito, infatti quando allo sportello si presenta un anziano per prelevare dal proprio conto delle somme considerevoli, occorre insospettirsi e fare qualche domanda per cercare di capire il motivo di quel prelievo, informando subito il 112 per qualsiasi dubbio.