Dopo poco più di un anno dal primo treno no stop che, dopo oltre 150 anni, dalla Puglia ha bypassato Foggia e la Capitanata non fermandosi nella stazione dauna e collegando Bari a Roma la situazione non è affatto migliorata anzi risulterebbe peggiorata, sia dal punto di vista delle infrastrutture che non si realizzano ancora e sia per gli investimenti dedicati e, dalle prime avvisaglie, anche dal punto di vista dei servizi di trasporto, come si diceva prima, da/per la Capitanata, per i cittadini e le imprese foggiani ma con riverberi altrettanto non positivi estesi anche per la BAT e per la parte settentrionale della Basilicata.
“A livello parlamentare è in discussione l’Atto di Governo n. 46, che è stato approvato con l’espressione di un parere favorevole dalla 8^ Commissione permanente del Senato, previa apposizione di cinque condizioni e circa una cinquantina di osservazioni relative ad alcuni aspetti ed argomenti rilevanti per le connotazioni infrastrutturali, soprattutto in ambito ferroviario, -sottolinea il consigliere provinciale e comunale di Foggia Pasquale Cataneo- ma anche in collegamento con altre strutture puntuali di altre modalità quali ad esempio porti ed aeroporti, che riguardano poco o nulla, comunque in modo fortemente negativo, la Capitanata. Ciò assume i connotati di una vera e propria sperequazione e trattamento discriminatorio per i cittadini e per il sistema produttivo della provincia di Foggia, anche a seguito delle anticipazioni emerse in questi ultimi giorni sulle relazioni da e per la Puglia con Napoli/Roma.”
Eppure solo due settimane fa si è svolta a Foggia la scorsa settimana, presso la Prefettura, di una riunione di rappresentanti di Istituzioni, Enti locali ed Associazioni di categoria promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri avente per oggetto un Programma di Sviluppo per la Capitanata nella quale un ruolo fondamentale nell’ordine del giorno è stato svolto dalle infrastrutture di trasporto.
“In merito a quanto sopra descritto e rilevando come sia prioritario rimuovere le criticità emerse dalla ricognizione dei progetti inseriti nel cd “Patto per la Puglia” e dalla riscontrata assenza di alcuni interventi, previsti dalle Delibere del Consiglio comunale (n. 13/2017) e del Consiglio provinciale (n.11/2018) sul tema dell’integrazione delle reti di trasporto e dell’Hub intermodale a Foggia, nel documento “ATTO del GOVERNO n.46”, in discussione in Parlamento, la maggioranza dei consiglieri comunali e molti consiglieri provinciali – precisa l’eletto Cataneo- hanno sottoscritto una nota da me inviata ieri al Presidente della Provincia Gatta e quello del Consiglio comunale, nonché al Sindaco di Foggia per la convocazione urgente e congiunta del Consiglio comunale e provinciale di Foggia, ai sensi dei vigenti statuti e regolamenti consiliari, allargata alla Assemblea dei Sindaci della Capitanata per fare il punto della situazione sulle problematiche sopra richiamate e per definire iniziative e azioni congiunte per giungere con gli altri livelli di rappresentanza politica ed istituzionale territoriale ad una posizione condivisa e coesa, da rappresentare ai nostri interlocutori sulla scorta di quanto definito per tempo dai due Consessi, ma non ancora attuato utile e proficuo a rappresentare prioritariamente e senza altri indugi la tutela e gli interessi dei cittadini e delle imprese della Capitanata ad avere una mobilità adeguata e del tutto simile a quelli di altre Comunità e con riverberi positivi anche per il resto dei pugliesi e dei lucani in esatta antitesi rispetto al cd. “foggianesimo”.