FOTO – VIDEO | Michele Emiliano inaugura il PTA di San Marco in Lamis
L’offerta sanitaria del Presidio Territoriale di Assistenza “Umberto I” di San Marco in Lamis si arricchisce di due nuovi importanti servizi. La RSA con modulo Alzheimer dotata di venti posti letto e l’Hospice dotato di otto posti letto. Questa mattina l’inaugurazione con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e con il direttore generale della ASL Foggia, Vito Piazzolla.
“Quando inauguro i servizi territoriali dei PTA sono particolarmente felice – ha detto Emiliano questa mattina – abbiamo trascorso molti mesi a spiegare alla gente che noi non avremmo chiuso nessun ospedale, bensì li avremmo convertiti. Bene, è esattamente quello che sta accadendo, e non solo a San Marco in Lamis, dove oggi stiamo inaugurando due servizi molto importanti per la nostra popolazione e i nostri cittadini, ma in tutti i territori della Puglia. Abbiamo lavorato sodo, abbiamo compiuto grandi sforzi ma oggi possiamo ben dire che, negli ultimi tre anni, il sistema sanitario pugliese è quello che è migliorato di più in Italia. Naturalmente – ha continuato Emiliano – questo non vuol dire che siamo diventati i primi o i più bravi, di strada ne dobbiamo fare ancora tanta, ma sono fiducioso che la percorreremo insieme per arrivare al traguardo finale, ad una sanità cioè a misura di tutti”.
Emiliano poi si è soffermato sulla umanizzazione delle cure che inevitabilmente passa anche attraverso il momento più difficile della vita di ciascuno di noi.
“L’Hospice è una struttura delicatissima – ha detto il Presidente – perché deve consentire di gestire questa fase molto importante per la vita di ciascuno di noi. L’approccio ad un passaggio fondamentale si deve fare assieme ai propri parenti, in un luogo dignitoso che allevi il dolore, che consenta a ciascuno di parlare con i propri cari, avendo dalla propria comunità, naturalmente se lo ritiene, tutto quello che serve in un momento così importante, dall’approccio psicologico alla terapia del dolore. Questi sono ambienti molto belli e dignitosi – ha concluso Emiliano – e per me è davvero una grande emozione vedere la cura con la quale tutte le stanze dell’Hospice sono state realizzate nel rispetto dei pazienti e delle loro famiglie”.
RSA MODULO ALZHEIMER
La RSA Modulo Alzheimer del P.T.A. di San Marco in Lamis è attiva per un totale di venti posti letto riservati a persone affette da morbo di Alzheimer.
Si tratta di una struttura residenziale sanitaria non ospedaliera, che ospita per un periodo variabile persone non autosufficienti, che necessitano di specifiche cure mediche e non possono essere assistite in casa. Il servizio è organizzato in modo tale da prevedere la presenza di operatori altamente qualificati in grado di assicurare assistenza in modo continuativo, durante l’intero arco della giornata.
La presenza di una équipe multidisciplinare garantisce piani di assistenza personalizzati in base alle esigenze di ciascun ospite, orientati alla tutela e al miglioramento dei livelli di autonomia, al mantenimento degli interessi personali e alla promozione del benessere.
Obiettivi dell’intervento educativo del “Modulo Alzheimer” sono:
- la riabilitazione;
- il mantenimento;
- la prevenzione del degrado fisico-funzionale- sensoriale diversificato per tipologie di pazienti secondo il grado di compromissione;
- il contenimento dei disturbi comportamentali (l’agitazione, l’aggressività ed il vagabondaggio).
Il Modulo provvede:
- alla valutazione clinica iniziale (attraverso la somministrazione di test diagnostici);
- all’impostazione di programmi terapeutici;
- alla riabilitazione cognitivo-motoria;
- alla prevenzione e al trattamento delle complicanze;
- al sostegno alle famiglie attraverso incontri di sensibilizzazione, sostegno e orientamento.
Hospice
L’Hospice del P.T.A. di San Marco in Lamis, dotato di otto posti letto complessivi, è una struttura sanitaria residenziale dedicata all’assistenza e alle cure di fine vita dei pazienti oncologici. Tali cure, definite “palliative” sono rivolte alla assistenza attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici.
Al suo interno vengono effettuati interventi terapeutici, diagnostici ed assistenziali rivolti non solo alla persona malata ma anche al suo nucleo familiare. Una attenzione particolare è data alla sfera psicologica, sociale e spirituale, in modo da migliorare la qualità di vita del paziente e dare supporto al nucleo familiare.
COSA SONO I PTA
Il Presidio Territoriale di Assistenza (P.T.A.) rappresenta il nucleo della riorganizzazione dei servizi territoriali.
È stato introdotto nella Regione Puglia dal Regolamento Regionale approvato con D.G.R. del 6 maggio 2015, n. 930. “Delibera n. 427/2015. Criteri di riordino della rete ospedaliera 2015-2016 e definizione di modelli di riconversione dell’assistenza ospedaliera in applicazione dell’Intesa Stato-Regioni 10 luglio 2014 – Patto per la Salute 2014-2016. Adozione definitiva”.
L’art. 8 del precitato Regolamento Regionale, in particolare, definisce il P.T.A. come “la risposta alla riconversione delle strutture ospedaliere e contribuisce alla rifunzionalizzazione dei servizi distrettuali concentrando, il più possibile, tutte le attività che possono contribuire a realizzare la copertura assistenziale nell’arco delle 12 o 24 ore”.
Quale “porta di ingresso” del cittadino ai servizi assistenziali distrettuali, è la risposta integrata ai bisogni di salute della popolazione. Esso, infatti, aggrega e integra funzionalmente le diverse componenti dell’assistenza distrettuale e della prevenzione.
Attraverso il PTA è possibile avere:
Accesso unico alle cure;
Assistenza sanitaria di base, specialistica ambulatoriale e diagnostica;
Emergenza – Urgenza Territoriale;
Rete delle cure domiciliari, residenziali e semiresidenziali;
Altre forme di assistenza territoriale.
Gli obiettivi primari del P.T.A. sono:
Organizzare in modo appropriato, efficace ed efficiente i percorsi dei pazienti in relazione al bisogno di salute, rivolgendo particolare attenzione alle persone con patologie croniche;
Organizzare la transizione tra cure primarie e cure secondarie e terziarie, promuovendo percorsi assistenziali che coinvolgano in modo attivo tutti i professionisti impegnati nella filiera di cura e assistenza.
[metaslider id=1967]