Il 21 aprile gli eredi di Gino Bartali e Fausto Coppi si ritroveranno a San Giovanni Rotondo per ricordare i due campioni del ciclismo nazionale.
Si tratta di una delle tante iniziative messe a calendario dall’amministrazione comunale nell’ambito degli eventi di preparazione alla tappa del Giro d’Italia, prevista il 16 maggio: unica tappa inPuglia della 102esima edizione della Corsa Rosa.
La manifestazione sportiva, che farà tappa a San Giovanni Rotondo, è stata illustrata nel corso della conferenza stampa, convocata nella sala convegni dell’infopoint comunale, in piazzale Santa Maria delle Grazie, alla presenza di Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale ciclismo su strada. Un evento organizzato anche grazie alla collaborazione della Regione Puglia, Puglia Promozione, Banca del Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, Confcommercio, Duc, Assoalbergatori e Frati Minori cappuccini di San Giovanni Rotondo.
Dopo la benedizione, del logo dell’evento sangiovannese, da parte di padre Aldo Broccato, che ha ricordato la vicinanza di padre Pio al mondo dello sport, durante la conferenza, moderata da Teresio Di Pietro, il sindaco Costanzo Cascavilla ha sottolineato non solo l’aspetto sportivo, ma anche quello mediatico «di una manifestazione che richiamerà l’attenzione di giornalisti e televisioni di tutto il mondo e consentirà una vetrina mediatica per la promozione non solo della città di San Giovanni Rotondo, ma del territorio garganico e della Puglia, tant’è che nel padiglione regionale alla BIT di Milano, si parlerà della tappa ciclistica sangiovannese, proprio in termini di promozione del turismo e del territorio pugliese. Tra l’altro, padre Pio, rappresenta con Leonardo Da Vinci, Fausto Coppi e Indro Montanelli, una delle figure di riferimento dell’edizione 2019 del Giro d’Italia.»
Le conclusioni sono state affidate al ct della nazionale Davide Cassani, 12 partecipazioni al Giro d’Italia e apprezzato commentatore televisivo della Corsa Rosa.
«Dopo essere stato in Puglia per la prima volta nel 1911 e più recentemente l’anno scorso, la Corsa Rosa tona in Puglia e viene accolta nei luoghi di padre Pio; pare come una ideale prosecuzione dell’inizio in Terra Santa dello scorso anno. Il Giro d’Italia è come un viaggio lungo la Penisola che permetterà di puntare i riflettori su una zona fantastica con lo svolgimento di una tappa che non è durissima, ma che offre qualche spunto tecnico di estremo interesse, soprattutto perché il caldo o il vento potrebbero influire sui corridori. Non è certo una tappa per velocisti e la salita a poco più di 10 chilometri dal traguardo potrebbe riservare qualche sorpresa.» Poi sbilanciandosi sul vincitore del Giro d’Italia, auspica il trionfo di un italiano, «Nibali o Aru che hanno voglia di riscatto, ma la pattuglia di corridori stranieri è molto agguerrita», mentre da commissario tecnico si augura di vincere il mondiale, «magari anche mettendo in mostra tanti giovani talenti del ciclismo che rappresentano il futuro del settore.»