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Previsioni meteo: imminente irruzione artica al Centro Sud, ipotesi siberiane per gennaio e febbraio

Gli esperti studiano le tendenze per la fine dell’inverno: si aprono scenari molto freddi.

La nuova ondata fredda dall’Artico e il grande gelo ipotizzato dopo la metà di gennaio: sono due i fronti sui quali gli esperti meteo sono al lavoro. Molte più certezze, naturalmente, sulle previsioni del tempo a breve termine.

IL PEGGIORAMENTO – Il meteorologo di 3bmeteo.com, Fabio Da Lio, dice che aria di origine artica irromperà sul Mediterraneo centrale, alimentando una circolazione depressionaria responsabile di maltempo al Sud e sul versante adriatico. “L’afflusso artico, proveniente dai Balcani, favorirà un nuovo calo della quota neve tra giovedì e venerdì in particolare sulle aree appenniniche del versante adriatico, al Sud e sulla Sardegna, con fiocchi fino in collina o a tratti anche più in basso”. Le precipitazioni dalla serata di mercoledì “tenderanno a intensificarsi dalle Marche alla Puglia, interessando poi il resto del Sud e la Sardegna. I fiocchi di neve si spingeranno fino a quote collinari su Gennargentu e Barbagia (con possibile imbiancata a Nuoro), nonché tra Molise, Gargano, Abruzzo e medio-basse Marche. Nevicate dai 1.000 metri sulla dorsale calabrese ma con limite in rapido calo sulla Sila e fiocchi che potranno interessare le aree collinari del Cosentino entro le prime ore di domani”.

Nevicate in diverse città del Centro Sud

IL CLOU DEL MALTEMPO – Dalla serata di giovedì l’ulteriore apporto d’aria fredda in quota favorirà imbiancate a partire dai 200 metri di quota sulle aree interne di Marche e Abruzzo, senza coinvolgere i settori costieri. Neve attesa su città come Macerata, Fabriano, Urbino, Teramo, L’Aquila, Chieti, Campobasso; qualche fiocco anche a Perugia“. Ancora a secco il Nord – spiega ancora l’esperto -, che continua a essere escluso dalle perturbazioni. Per il momento solo i versanti esteri alpini riceveranno altre nevicate. Sarà dunque il sole a prevalere sulle regioni settentrionali e in parte anche sul medio-alto versante tirrenico, con qualche velatura di passaggio. Grazie al rinforzo dei venti di foehn spariranno le nebbie in Valpadana. Le temperature saranno di nuovo in calo ovunque: sarà la seconda ondata di freddo di questo inverno 2018-2019, seppur meno gelida della precedente: si registreranno gelate mattutine fino in pianura al Nord e nelle vallate del Centro Sud.

Giovedì 10 gennaio. Tempo soleggiato al Nord, regioni centrali tirreniche e Sardegna, a parte il transito di modeste nuvole e qualche fiocco di neve sul nord dell’Alto Adige. Nubi più compatte altrove con precipitazioni sparse su medio-basso Adriatico, zone interne del Sud, Calabria e Sicilia settentrionale; isolati temporali possibili sulle coste tirreniche. Limite delle nevicate intorno a 200-500 metri sul settore adriatico e Basilicata, oltre 700-900 metri in Calabria e Sicilia. Temperature quasi ovunque in diminuzione. Venti a tratti forti settentrionali. La nostra previsione per giovedì ha un Indice di Affidabilità medio-alto al Nord (IdA 85), medio-basso al Centro-Sud (IdA 70)

Venerdì 11 gennaio. Ancora tempo soleggiato al Nord, regioni centrali tirreniche, coste campane e Sardegna. Resta nuvoloso nelle altre regioni con possibili precipitazioni sparse fra Marche meridionali, Abruzzo, Molise, Centro Nord della Puglia, Calabria e settori nord ed est della Sicilia: neve oltre 100-300 metri sul versante del medio-basso Adriatico, oltre 500-900 metri su Calabria e Sicilia. Non si escludono locali temporali fra Molise e nord della Puglia e, a fine giornata, anche sulla Sicilia tirrenica. Temperature in ulteriore calo: minime diffusamente sottozero al Centro-Nord. Venti in indebolimento al Nord, ancora moderati settentrionali al Centro Sud.

Sabato 12 gennaio è previsto un graduale miglioramento della situazione anche al Sud, eccetto le ultime residue precipitazioni soprattutto sulla Sicilia. Nelle altre zone proseguono condizioni di tempo stabile. I venti rimarranno sostenuti sulle regioni meridionali. Le temperature riprenderanno ad aumentare leggermente, soprattutto nei valori massimi.

Domenica un nuovo, veloce impulso in arrivo da Nord raggiungerà l’Italia, portando però solamente nevicate sulle Alpi di confine e un po’ di instabilità nell’area tirrenica. Per il resto, il tempo rimarrà stabile e soleggiato. Si prevede un notevole rinforzo dei venti di Maestrale a ridosso delle isole maggiori e nel settore alpino. Le temperature continueranno a crescere leggermente, sia nei valori minimi che in quelli massimi, eccetto nei settori alpini più settentrionali.

Lunedì insisterà qualche precipitazione sulle regioni meridionali e sulle isole maggiori e qualche nevicata ancora sulle Alpi di confine. Sul resto del Centro Nord prevarranno condizioni di tempo soleggiato, con un ulteriore, sensibile aumento delle temperature, favorito al Nord dall’innesco di venti di Foehn. Fino almeno a metà della prossima settimana proseguirà la fase siccitosa al Nord.

Le ipotesi gelide per gennaio e febbraio

Poi si aprono le incognite. Tutti i siti specializzati già da inizio anno stanno tentando di delineare una tendenza a lungo termine, con non poche difficoltà. Gli scenari proposti, va detto, sono gelidi, con ilMeteo.it che insiste: “Crescono le possibilità di un Burian bis“. Meteogiornale.it, in una evoluzione “da confermare”, ipotizza una “serie di ondate di freddo da pieno inverno”. Insomma, qualcosa di grosso sembra bollire in pentola. Ma servono ulteriori verifiche.

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