“Ripuliamo la Difesa”: nasce Smil-e “San Marco in Lamis ecologica”
Ideatore del progetto è Antonio D’Amore, giovane studente universitario di San Marco in Lamis. Tutti i dettagli sul sito smil-ecologica.it
Risalendo la valle in cui sorge San Marco In Lamis, si arriva facilmente nel bosco Difesa, che qui rappresenta la porta d’ingresso nella macchia garganica. È un bosco caducifoglio di duemila ettari, caratterizzato da una ricca varietà di specie vegetali e formazioni carsiche. Moltissimi sono i sentieri, come quello della Fajarama e quello che conduce alla Grotta di Montenero, la più nota cavità del promontorio del Gargano.
IL MANIFESTO
Dovrebbe essere una fortuna per i sammarchesi abitare così vicino ad un parco nazionale, un territorio che dovrebbe essere tutelato per rappresentare una testimonianza tangibile di ciò che la natura ha da offrire. Invece la realtà è che il bosco non se la passa meravigliosamente, perché la sua bellezza è sovrastata dal degrado, dalla sporcizia e da uno stato di abbandono.
Da questa premessa nasce Smil-e, che sta per San Marco In Lamis Ecologica, con lo scopo di ripulire e restituire al bosco Difesa lo splendore che merita. Non è affatto un obbiettivo semplice da raggiungere, per diverse ragioni: la spazzatura è davvero tanta, assume diverse forme, ma soprattutto è necessario sensibilizzare le persone e attuare un piano di manutenzione e prevenzione continuativo.
Moltissimi sono i cittadini che vorrebbero un bosco pulito e di cui andare fieri, perciò è auspicabile un aiuto concreto da parte loro, ma anche da parte delle associazioni, delle scuole e delle istituzioni. Più persone parteciperanno, più alte saranno le probabilità di successo. Può essere un’opportunità di risorgere come comunità e di acquistare un sano senso di appartenenza e di territorialità.
L’obbiettivo finale, ma che è da vedere come un nuovo inizio, è per agosto 2019. Bisogna mettersi in gioco e rimboccarsi le maniche già da ora! Non serve solo forza lavoro, ma anche curare gli aspetti organizzativi, tirare fuori nuove idee e trovare nuovi modi di coinvolgere le persone.
LE POTENZIALITÀ DEL PROGETTO
Chiunque sia mai andato in Difesa, anche solo per una breve passeggiata, certamente avrà notato le condizioni del bosco. È impressionante come un posto del genere venga maltrattato. Se c’è chi non si fa problemi a gettare bottiglie di plastica o ad abbandonare vecchi elettrodomestici, vuol dire che ci deve essere proprio qualcosa non va. Vuol dire che non ci si sente a casa propria e che non si ha la minima idea delle conseguenze. È evidente che non parliamo abbastanza dell’importanza del benessere ambientale e nemmeno ci sentiamo parte di una comunità. Se non facciamo nulla le cose resteranno le stesse anche in futuro, perciò, quando ho pensato per la prima volta di organizzare la pulizia del bosco, è stato naturale pensare che il progetto Smil-e potesse essere usato per fare di più. Sfruttiamo tutte le potenzialità!
Sotto quei cumuli di plastica c’è un bosco che nasconde tanta ricchezza: viviamo alle porte del polmone verde della Puglia! Ci sono opportunità a livello turistico che possiamo sfruttare. Innanzitutto è necessario dare un benvenuto più caloroso: la cartellonistica stradale attuale è fatiscente, molti cartelli sono usurati o andati distrutti. È necessario coinvolgere gli enti interessati, ma non solo. La collaborazione con le varie associazioni del territorio è fondamentale, perché possono essere un fulcro attorno a cui far ruotare molte attività: uno spiraglio per una città che oggi più che mai ha bisogno di respirare. Un’idea è quella di mettere insieme dei dati per costruire delle mappe online interattive, descrittive e partecipative per segnalare i sentieri, i percorsi da trekking, gli itinerari speleologici, la varietà di vegetazione e funghi e altro ancora. Lo scopo è quello di creare valore, incentivando le attività nel bosco e supportando le associazioni stesse.
Un altro aspetto importante non può che essere quello della sensibilizzazione e se c’è un problema culturale alla radice riguardo alla poca attenzione verso l’ambiente, allora bisogna partire dalle scuole: l’istruzione è l’arma più potente che abbiamo a disposizione. Pensare in modo da preservare la tutela dell’ambiente oggi non può essere più un’opzione o un lusso, ma deve essere una forma mentis. Oggi si parla tanto dell’inquinamento, dei pericoli delle plastiche, delle risorse che non bastano e se ne parlerà sempre di più. Sono problemi reali, perciò sarà sempre più necessario ragionare in modo sostenibile. Dunque, coinvolgeremo le istituzioni e con le associazioni per bambini e ragazzi organizzeremo delle attività nel bosco, per cercare di creare un legame con la natura.
San Marco in Lamis ha bisogno di rinascere e pulire il bosco può essere un buon inizio. La strada sarà una scalata, ma la soddisfazione che troveremo sulla cima sarà impagabile!
(fonte: smil-ecologica.it)