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Il sogno di pace di Antonio Megalizzi

A San Marco in Lamis in scena la vita del giovane cronista ucciso a Strasburgo

La vita del giovane giornalista Antonio Megalizzi, ucciso a Strasburgo in un attentato terroristico, sarà messa in scena a S. Marco in Lamis (Fg) a cura dei giovani di Azione Cattolica. L’appuntamento è per sabato 9 febbraio alle ore 20.00 nella Sala della Comunità della Chiesa Collegiata.

Ma chi è Antonio Megalizzi. Lui si chiama Antonio, vive a Trento, ma ha la testa nel cuore dell’Europa a Strasburgo. Segue il suo doppio sogno, quello di essere un giornalista e quello di raccontare l’Europa dal centro. Antonio è stato descritto dagli amici come un europeista convinto, una persona brillante, determinata, ma anche rispettosa delle differenze. Che fosse un ragazzo apprezzato lo si capisce da tante piccole cose accadute in quei giorni drammatici.

Il sogno di Antonio continua. Continua con i giovani di Azione Cattolica che racconteranno un suo scritto, il missile che non voleva volare, racconto di pace in un mondo pieno di divisioni e muri. Da lui hanno imparato che bisogna seguire i propri sogni per cambiare il mondo. Ecco le sue parole: Un mondo che vende libertà ma che poi ha paura che circoli. Che regala i mezzi per subire una guerra quando bastava condividere le proprie idee per evitarla. La speranza è quella di arrivare a condividere un progresso di idee, e non solo di strumenti, altrimenti sarà impossibile far arrivare alla nostra coscienza collettiva il principio che il fondamentalismo religioso abbia ormai un significato arcaico e che si debba confrontare coi dovuti filtri del Nuovo Millennio.

Quel fondamentalismo religioso che ha armato la mano di un altro giovane. La sera dell’11 dicembre, Antonio è ferito a morte durante una passeggiata tra i mercatini natalizi. Tre giorni dopo Antonio muore, lascia un vuoto che è riempito dall’affetto dei suoi familiari e dagli amici che per lui come ultimo messaggio scrivono: “Per te sposteremmo anche le montagne”.

I giovani di Azione Cattolica non hanno la pretesa di essere dei bravi attori, sicuramente vogliono essere protagonisti del loro futuro e dei loro sogni.

Antonio DANIELE

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