Per le associazioni C.A.I. Sezione di Foggia, Italia Nostra, Mountain Wilderness Italia, Pro Natura Puglia, Touring Club Italiano, WWF Foggia è gravissima la reazione dei sindaci consiglieri dell’ente parco alla decisione del ministero dell’ambiente che ha bocciato per la seconda volta la procedura di individuazione del direttore. Non solo sberleffano il ministero ma si permettono anche di delegittimare i tre consiglieri che si erano giustamente opposti allo stravolgimento delle procedure di individuazione della terna poi bocciata. I responsabili politici e amministrativi dell’Ente denotano così un analfabetismo istituzionale che getta un’ulteriore ombra sinistra sulla gestione del Parco Nazionale del Gargano.
Cosa ancora più grave, che le associazioni sottoporranno all’attenzione del ministro, è la pretesa superiorità numerica che i rappresentanti sindaci della Comunità del Parco vorrebbero far valere perché eletti dal popolo, preannunciando per i temibili tre “ministeriali” una odiosa e insopportabile marginalizzazione all’interno del Consiglio Direttivo.
I sindaci dimenticano che tutti i consiglieri dell’Ente parco, loro compresi, sono nominati dal Ministro dell’Ambiente. Questa nomina avviene su designazione dei diversi soggetti espressamente indicati dalla Legge quadro sulle aree protette, la quale prescrive un requisito ulteriore e cioè che i componenti del Consiglio Direttivo sono individuati tra esperti particolarmente qualificati in materia di aree protette e biodiversità. Su questo piano, quindi, non vi può essere alcuna differenza e questa esperienza deve essere documentata e trasparente.
Purtroppo tra i curriculum vitae dei consiglieri disponibili sul sito internet del Parco, al momento manca proprio quello del consigliere Sindaco Michele Merla, il più accanito sostenitore delle procedure sbagliate e della delegittimazione dei suoi colleghi “ministeriali”. Comunque dalla lettura dei curricula disponibili sul sito emergono differenze enormi tra i tre consiglieri disprezzati e tutti gli altri.
Ad una lunga esperienza dei primi tre con solide competenze ambientali e accademiche, si contrappone una formazione adeguata ai loro ruoli lavorativi/professionali ma senza alcuna particolare qualifica, richiesta dalla legge, in materia di aree protette e biodiversità.
La prassi secondo cui la Comunità del parco designa i propri rappresentanti nel consiglio direttivo senza nessun riguardo per le competenze richieste dalla legge, ha prodotto il risultato che la gestione dell’Ente parco è affetta da anni dagli stessi vizi che affliggevano le non rimpiante comunità montane.
Non stupisce, quindi, evidenziano le associazioni ambientaliste, che questi stessi consiglieri, supportati dagli uffici e dalle incompetenze dei responsabili di procedimento, abbiano prodotto le due delibere per la selezione del direttore, poi annullate dal ministero.
Ora gli impavidi “paladini”, con sprezzo del ridicolo (ed anche del codice penale), hanno già preannunciato di voler perseverare nell’errore, lanciando il guanto di sfida al Ministro e dichiarando alla stampa l’intenzione di rifare la procedura, anticipandone anche il risultato, cioè quegli stessi tre nomi oggetto delle delibere bocciate. Con buona pace del merito e del buon andamento della pubblica amministrazione.
In questa situazione, spiace constatare il silenzio del vice presidente Costanzucci, e componente di Federparchi, che non ha ritenuto di smentire le gravi dichiarazioni del consigliere Merla.
Le associazioni ritengono che la strada indicata dal ministero sia l’unica via possibile per giungere rapidamente alla nomina del direttore: effettuare la valutazione dei curriculum secondo le chiare, precise e puntuali indicazioni del ministero stesso e dello stesso avviso pubblico approvato quasi un anno fa da questo consiglio direttivo, ed inviare il risultato al Ministro.
C.A.I. Sezione di Foggia
Italia Nostra
Mountain Wilderness Italia
Pro Natura Puglia
Touring Club Italiano
WWF Foggia