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Rignano, arrivano i proventi arretrati sulle Pale Eoliche

Si torna a ridiscutere di Pale Eoliche, a Rignano Garganico. Una telenovela, quest’ultima, che dura ininterrottamente da oltre dieci anni.

Ora le stesse non sono più concepite come soggetti di inquinamento visivo, ma come iniziative che portano soldi a sollievo delle piangenti casse comunali. E questo, grazie ad un fortunoso emendamento sottoscritto dai deputati del M5S (Cinque Stelle), Angiola, Faro e Lovecchio, accolto in toto dal Parlamento Italiano, il Comune di Rignano Garganico, potrà incassare i soldi pattuiti a suo tempo con la ditta gestrice dell’impianto eolico operante nella piana sottostante.

Si tratta di 19 maxi pale, costruite da Gargano Energia (società locale di agricoltori), poi vendute e passate di mano in mano prima alla francese Edf En Italia Spa, per finire all’attuale proprietaria E2i. Ecco il testo del citato emendamento: “Ferma restante la natura giuridica di libera attività d’impresa dell’attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica, i proventi economici liberamente pattuiti dagli operatori del settore con gli Enti locali, sul cui territorio insistono impianti alimentati da fonti rinnovabili, sulla base di accordi bilaterali sottoscritti prima del 10 settembre 2010, data di entrata in vigore della linee guida nazionali in materia, restano acquisiti nei bilanci degli Enti locali, mantenendo detti accordi piena efficacia. Dalla data di entrata in vigore della presente disposizione , fatta salva la libertà negoziale delle parti, gli accordi medesimi sono rivisti alla luce del D.M. 10 settembre 2010 e, segnatamente dei criteri contenuti nell’allegato 2. Gli importi già erogati e da erogarsi in favore dei Comuni concorrono alla formazione del reddito d’impresa del titolare dell’impianto alimentato da fonti rinnovabili”.

Secondo Vito Di Carlo, sindaco pro tempore fino a maggio 2017, non si è di fronte ad un risultato piovuto dal cielo, ma al credo-impegno provato e sostenuto per diverso tempo dalla sua amministrazione, fatto proprio dalla presente e istradato sulla via risolutiva da validi e preparati supporti tecnici, come l’attivo e sopraffino segretario comunale Giacomo Scazzulli (ora in servizio alla Provincia di Foggia), l’autorevole e disponibile Prefetto Maria Tirone (ora trasferita ad altra sede), nonché un giurista di prim’ordine, quale il  vicepresidente della Corte dei Conti di Bari, Grasso. Da qui l’interesse dei Cinque stelle, con l’acquisita modifica, almeno per gli arretrati delle linee guida nazionali che aveva fissato con legge, a partire dal settembre 2010, la percentuale massima del 3% sugli importi annualmente incassati dalla ditta titolare.

Quindi, considerato che la convenzione con Gargano Energia è stata stipulata nel 2007, spetterà al Comune di Rignano, il residuo compenso di parecchie decine di migliaia di euro (in corso di quantificazione). Soldi di questi tempi indispensabili per un Comune piccolo, come quello in parola, oberato com’è dalla povertà delle entrate e dagli esosi costi di gestione dei servizi collettivi. Al riguardo Di Carlo ha dichiarato: “Volere è potere! Se non ci fossimo mossi coralmente con gli esperti, le autorità sovrapposte e le forze politiche sensibili, sicuramente a quest’ora non avremmo avuto questo benefico risultato che fa bene alla collettività, spesso costretta a subire le decisioni dall’Alto”. (testo Antonio DEL VECCHIO – foto repertorio)

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