Sull’aumento della tassa sui rifiuti interviene l’assessore all’Ambiente: «Se il comune si San Marco in Lamis non fosse stato cosi virtuoso, la TARI sarebbe sicuramente molto più onerosa, forse anche il doppio di quella attuale». Di seguito la nota diffusa da Angelo Ianzano
Nel 2014 è stata introdotta in tutti i comuni del territorio nazionale la tassa sui rifiuti (TARI), che è a totale copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti.
Per la predisposizione del piano finanziario si è tenuto conto dei dati contabili del Comune e della documentazione fornita dalla ditta Edilverde S.r.l., nonchè attuale gestore del servizio, il cui costo rimane invariato rispetto al 2018, ad eccezione dell’aumento ISTAT dovuto per legge di circa 25mila euro.
Nel triennio 2016-2018 vi è stato un aumento della RD pari ad un valore medio nell’anno 2016 di circa il 28.80%. La percentuale del 55% raggiunta nel 2018 ha dato l’opportunità al nostro comune di diminuire nello stesso anno il costo dell’ecotassa, da 25.82 euro a tonnellata del 2016 a 15 euro del 2018, con un risparmio per il nostro comune di oltre 12000 euro.
Inoltre, sempre nel triennio 2016-2018, il Comune ha avuto un risparmio di oltre 100.000 euro grazie alla diminuzione di conferimento in discarica del secco residuo/indifferenziato che è pari a 1115 tonnellate all’anno.
Va detto che ad oggi il costo unitario per il conferimento in discarica AMIU PUGLIA è pari a circa 130 euro a tonnellata.
In considerazione di questi due dati (ecotassa e conferimento in discarica), se il comune si San Marco in Lamis non fosse stato cosi virtuoso, la TARI sarebbe sicuramente molto più onerosa, forse anche il doppio di quella attuale.
Questa riflessione è data dai numeri inseriti nel portale ambiente regionale:
31\12\16 su 4577 ton. di rifiuti: la differenziata era 1318 tonnellate, l’indifferenziata 3259 tonnellate;
31\12\18 su 4688 tonnellate di rifiuti: la differenziata era 2543 ton e la indifferenziata 2145 tonnellate.
Altra nota negativa è stata la variazione della discarica di conferimento, dalla SIA DI CERIGNOLA ad AMIU PUGLIA DI FOGGIA, imposta in maniera obbligatoria dalla Regione Puglia, che ha determinato un raddoppio del costo di conferimento in discarica da 85 euro a circa 130 euro a tonnellata.
Pertanto oggi possiamo confermare che l’aumento di 4-5% della TARI non è voluto da questa amministrazione comunale ma dall’obbligo imposto dalla Regione.
Va inoltre ricordato che il ciclo dei rifiuti non è mai stato chiuso dalla stessa Regione e che tutti i comuni, sono in grossa difficoltà proprio rispetto al conferimento nelle discariche e presso le piattaforme per il conferimento del materiale differenziato.
Il mio augurio, come cittadino, ma soprattutto come amministratore che ha a cuore le sorti della nostra città in materia ambientale, resta quello di sempre: ai cittadini chiedo di proseguire con lo stesso spirito di sacrificio che vi ha contraddistinti sul tema della raccolta differenziata, così da poter arrivare a raggiungere la quota del 65%. Agli amministratori di tutti i comuni pugliesi chiedo di alzare la voce nei confronti della Regione perché l’Ente capisca che oggi differenziare i rifiuti non ci ripaga nella giusta misura.