(Believe Distribution Services)
Cacciapaglia è considerato un musicista storico nel panorama italiano, certamente non in quello della musica leggera ma dell’avanguardia nonchè della classica e della ricerca. Il disco che ce l’ha fatto conoscere fu SONANZE e siamo nel 1975, il primissimo disco quadrifonico pubblicato in Italia, distribuito dalla PDU di Mina e originariamente inciso per una casa discografica tedesca, la Ohr di Rolf-Ulrich Kaiser che già pubblicava artisti di prestigio della Cosmic Music come gli Ash Ra Tempel, i Popol Vuh, i Cosmic Jokers e i Wallenstein, tanto per citare i più noti.
Impossibile quindi non citare quest’opera prima di parlare dell’ultimo lavoro, opera che era una suite in dieci movimenti per strumenti elettronici, coro e orchestra,un perfetto esempio di Krautrock come si diceva allora e che è stato rimasterizzato una ventina di anni fa agli Abbey Road studios e ripubblicato in cd con ben 15 bonus track. Precedentemente Cacciapaglia aveva collaborato con nostri musicisti più di ricerca come nel tour di Pollution di Franco Battiato e successivamente per l’album Vox di Giuni Russo. Dopo aveva fatto opere fondamentali come SEI NOTE IN LOGICA (para cuatro voces, grupo instrumental y computa dora) un album decisamente minimalista alla Phillip Glass (aveva portato nei concerti anche la celebre suite In C di Terry Riley) disco che fu apprezzato soprattutto all’estero, in particolare negli Stati Uniti e in Giappone.
Questo disco, registrato presso gli Abbey Studios di Londra come del resto alcuni altri album precedenti a partire dal 2007, contiene 12 brani decisamente d’atmosfera, in alcuni il nostro è supportato, come in Morning is Born Tonight, Innocence o in A Gift, dalla voce delicata e sussurrante di Jacopo Facchini, un navigato e valido controtenore. Altri brani di questo lavoro, che Cacciapaglia presenterà anche in un pomposo tour mondiale, il Diapason Worldwide Tour 2019, sono per pianoforte soltanto mentre la maggior parte vede la partecipazione, come dicevamo, della summenzionata orchestra britannica magistralmente diretta dal mitico Michele Fedrigotti che ricordiamo soprattutto ne L’Egitto prima delle sabbie di Battiato.
Nicola M. Spagnoli