San Marco in Lamis: bilancio di previsione, ecco i rilievi del Revisore dei Conti. Aumento della TARI?
Un parere favorevole, ma con una serie di correttivi suggeriti in quattro punti: bilancio non depositato dal Consorzio dei servizi sociali, mancate alienazioni patrimoniali, risorse derivanti dalla rinegoziazione dei mutui (e pur tenendo conto delle “novità” in materia di finanza locale) e programmazione triennale circa l’assunzione di nuovo personale necessario al funzionamento della macchina comunale. Questi, in estrema sintesi, i rilievi sollevati dal revisore dei conti, rag. Oronzo Castellano, sul bilancio di previsione (2019-2021) di Palazzo Badiale che il prossimo 28 marzo sarà discusso in Consiglio Comunale.
MANCATA ALIENAZIONE IMMOBILI
Per fare cassa, e nello specifico “alla necessità di reperire risorse necessarie per finanziare le quote capitale dei mutui e dei prestiti obbligazionari, l’ente – sottolinea il revisore – deve porre in atto misure incisive e concrete per dismettere parte del patrimonio disponibile”. E gli immobili inutilizzati e abbandonati all’incuria sono davvero tanti: campo da calcetto e annessa struttura in Via Togliatti, “Palazzo di vetro” della Comunità Montana, anche questo con campo da calcetto ubicato in Via Achille Grandi, ex scuola elementare “San Domenico Savio”, ex scuola elementare in Borgo Celano, campo da calcetto in Via Santa Rita (Borgo Celano), campo da calcetto prospiciente Hotel “Rossemi” (Borgo Celano). “Fino ad oggi – bacchetta il ragioniere – nonostante questo Organo di Revisione abbia sollecitato durante i vari incontri tali misure (ovvero di vendere, ndr), nulla codesto Ente ha ancora provveduto a porre in atto. Pertanto si sollecitano i Responsabili a porre in atto un crono-programma di attività da espletare entro e non oltre il primo semestre 2019 rivolto alla pubblicazione dei bandi di vendita dei Beni disponibili”, ammonisce il ragioniere.
MANCATA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI
Ogni buon padre di famiglia con un mutuo sulle spalle sa bene quanto si possa risparmiare rinegoziando un mutuo accesso anni prima. Tutti soldi, quelli racimolati da un tasso più basso, che poi possono essere spesi per far fronte alle spese quotidiane. Al contrario, nonostante le norme favorevoli in vigore, “l’Ente non si è avvalso della facoltà di utilizzare le economie di risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione mutui e prestiti per finanziare, in deroga, spese di parte corrente”.
PROGRAMMAZIONE TRIENNALE FABBISOGNO DEL PERSONALE
È intenzione dell’Amministrazione comunale assumere personale a tempo determinato per rafforzare il Settore delle Politiche e Attività sociali. Assunzioni, fa però rilevare il revisore, che “saranno effettuate e finanziate soltanto a seguito dell’ottenimento di finanziamenti comunitari senza costi a carico dell’Ente ed escluse dal calcolo della spesa del personale”. Inoltre, “le assunzioni a tempo determinato degli Agenti di Polizia Municipale debbono essere effettuate e finanziate solo e al concretizzarsi delle entrate rinvenienti dagli accertamenti e violazioni del Codice della Strada”. Ergo, per coprire il costo delle assunzioni è necessario fare più multe. E soprattutto farle pagare. Per le assunzioni a tempo indeterminato, inoltre, “potranno essere effettuate a condizione che l’Ente ponga in essere attività che permettano il mantenimento dell’equilibrio delle politiche di Bilancio per tutto l’esercizio finanziario”.
SETTORE SERVIZI SOCIALI
Ancora problemi nel settore dei servizi sociali. “Il Consorzio per l’inclusione e l’integrazione sociale pur essendo in stato “inattiva” avrebbe dovuto provvedere a depositare il Bilancio d’esercizio 2016, 2017 e 2018. A tutt’oggi questo Organo di Revisione, – nonostante i solleciti del Segretario generale e dello stesso revisore – non ha conoscenza che tali adempimenti siano stati posti in essere”.
POSSIBILE AUMENTO DELLA TARI?
Nella relazione di 38 pagine, inoltre, emerge un probabile aumento della TARI (tassa sui rifiuti) in quanto “l’ente ha previsto nel bilancio 2019, la somma di euro 1.953.493,73 con un aumento di euro 79.591,65 rispetto alle previsioni definitive 2018 (o ultimo rendiconto)”. Detto in soldoni, secondo alcuni, ciò potrebbe tradursi in un aumento del 5-6% per le utenze domestiche e del 8-10% per quelle non domestiche. Il tutto sarà vagliato in Consiglio comunale. La tariffa, si legge ancora nella relazione, “è determinata sulla base della copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio del servizio rifiuti”. Semplificando ulteriormente: si tratta dei costi del servizio gestito (in regime di proroga) dalla “Edilverde” di Apricena (l’appalto vale all’incirca 1 milione e 300mila/anno) che va sommato ai costi di smaltimento, variabili in funzione della percentuale di raccolta differenziata raggiunta. A complicare le cose (e i costi per gli Enti) è la mancata chiusura del ciclo dei rifiuti e le poche discariche a norma in esercizio. Un cane che si morde la coda e che puntualmente svilisce ogni sforzo in fatto di risparmio per il cittadino.
Nota positiva per quanto riguarda l’indebitamento (mutui e prestiti) che nel 2019 è previsto in ribasso. Si passa dai 14 milioni e 92 mila euro del 2018 a 13 milioni e 34 mila euro del 2019. Il debito medio per abitante, stando alle previsioni, nel 2019 dovrebbe attestarsi a 970 euro contro gli oltre 1000 euro del 2018, fino ad arrivare, nel 2021, a circa 819 euro per ogni residente. Cifra, quella del debito medio per abitante, che però potrebbe comunque salire in funzione del decremento demografico in atto (numero abitanti al 31/12/2017: 13.613. Numero abitanti al 31/12/2018: 13.427).