Consorzio di Bonifica, accusati di assenteismo dai luoghi di lavoro: l’8 maggio l’udienza
La richiesta segue un’indagine della Guardia di Finanza di San Severo, partita nel 2016, in seguito alle denunce presentate da Matteo Pio Ciavarella, all’epoca dei fatti custode dell’impianto – di proprietà del Consorzio – di Palude Grande prima e Palude Grande poi. Lo riporta statoquotidiano.it
Con recente decreto, il Gup del Tribunale di Foggia dr. Carlo Protano ha fissato per l’8.05.2019 – presso l’Aula GIP del Tribunale foggiano-l’udienza preliminare relativa alla richiesta di rinvio a giudizio per 10 dipendenti del Consorzio di Bonifica di Capitanata, accusati di truffa aggravata per un presunto assenteismo dai propri luoghi di lavoro.
La richiesta segue un’indagine della Guardia di Finanza di San Severo, partita nel 2016, in seguito alle denunce presentate da Matteo Pio Ciavarella, all’epoca dei fatti custode dell’impianto – di proprietà del Consorzio – di Palude Grande prima e Palude Grande poi, sul Lago di Lesina. L’uomo – attualmente difeso dall’Avvocato Luca Castello – era stato licenziato nel 2016, per poi essere reintegrato.
Come riportato in altri articoli di stampa, “Nel luglio 2016 alcuni ispettori dell’ente, recatisi a Palude Grande, notarono la presenza di alcune videocamere non autorizzate dal Consorzio piazzate all’interno della struttura e fecero immediatamente rapporto. Ciavarella, che aveva dichiarato di non saperne nulla di quell’impianto di videosorveglianza, fu licenziato in tronco”. In seguito “La Procura chiede al Consorzio la restituzione del sistema di videosorveglianza che aveva provveduto a far installare per tenere sotto controllo. A quel punto – ha spiegato l’avvocato Castello – decisi di diffidare l’ente di bonifica chiedendo l’immediata reintegra sul posto di lavoro del dipendente (il citato Ciavarella, ndr)”. L’uomo è tornato in servizio il 02 gennaio 2017“.
Relativamente al procedimento giudiziario relativo al presunto assenteismo dai luoghi di lavoro dei 10 imputati, l’attuale presidente del Consorzio, Giuseppe De Filippo, ha dichiarato che l’Ente “è parte offesa nel procedimento”, oltre ad un “no comment, con piena fiducia nella magistratura”.