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Tragedia a Cagnano Varano, ucciso maresciallo dei Carabinieri

Tragica sparatoria nella piazza principale di Cagnano Varano. Un carabiniere è morto e un suo collega è rimato ferito dopo che un pregiudicato di 67 anni aperto il fuoco durante un controllo. La vittima è il maresciallo Vincenzo Di Gennaro, 47 anni, vice comandante della stazione locale. Non sarebbero gravi invece le condizioni dell’altro militare di 23 anni, ricoverato in ospedale.

OMICIDA FERMATO – L’autore dell’omicidio è stato fermato mentre tentava la fuga e portato in caserma. L’arrestato, qualche giorno fa avrebbe subito una perquisizione per stupefacenti. Questa mattina i militari sono intervenuti per un litigio in famiglia, giunti in via Dante Alighieri hanno intercettato l’uomo che ha scaricato addosso ai due carabinieri l’intero caricatore.

Ve la farò pagare“: è quanto avrebbe affermato dopo un controllo dei carabinieri avvenuto qualche giorno fa Giuseppe Papantuono, il pregiudicato che questa mattina ha ucciso il maresciallo Vincenzo Di Gennaro e ferito il militare Pasquale Casertano. Minacce che il pregiudicato avrebbe fatto dopo aver saputo della denuncia che sarebbe scattata perché era stato trovato in possesso di quattro dosi di cocaina. “Queste affermazioni fanno parte del fascicolo che è ancora coperto da segreto istruttorio”, sottolineano i Carabinieri. Intanto si apprende che dopo essere stato bloccato, Papantuono è stato condotto immediatamente in caserma. Lì è stato sedato perché era particolarmente agitato.

IL SINDACO – “Conoscevo molto bene il maresciallo Vincenzo Di Gennaro, era nella nostra stazione carabinieri da molti anni, forse da oltre dieci anni. Era una presenza storica della caserma. Lo incontravo tutte le mattine”, ha dichiarato il sindaco Claudio Costanzucci. “Oltre ad essere una persona molto disponibile era un uomo che faceva sempre il proprio dovere. E proprio facendo il suo dovere è caduto per lo Stato – ha aggiunto -. È una tragedia per tutti noi che siamo una piccola comunità”.

ELISABETTA TRENTA – “Quanto accaduto nella piazza principale di Cagnano Varano è inaccettabile. Un criminale ha sparato contro due nostri Carabinieri, due servitori dello Stato. Uno di loro è deceduto e l’altro è rimasto ferito. Il mio cordoglio alle famiglie, la mia vicinanza e il mio abbraccio. Deve essere chiaro: non ce ne staremo con le mani in mano. Bisogna rispondere e bisogna farlo con forza. Chi tocca un Carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Il Paese intero è grato all’Arma. Io lo sono per prima!”. È quanto dichiara il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.

MATTARELLA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo “profondo dolore” con un messaggio al al comandante generale dell’Arma, il generale Giovanni Nistri.

CONTE – Il premier Giuseppe Conte, che si trovava nella vicina Bari, ha chiesto un minuto di silenzio prima del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari. “E’ un giorno triste – ha commentato – il sacrificio del maresciallo Vincenzo Di Gennaro avvenuto nel Gargano, il mio Gargano, deve essere incitamento ad avere fiducia nelle istituzioni”. 

SALVINI – “Una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell’Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate. Io sono contro la pena di morte, ma un infame che ammazza un uomo, un Carabiniere, che sta facendo il suo lavoro, non merita di uscire di galera fino alla fine dei suoi giorni.”, ha dichiarato il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, appena appresa la morte del militare.

S.A.P. – «La notizia di un collega barbaramente ucciso in servizio ci lascia sgomenti. In questo momento non possiamo che stringerci attorno ai suoi cari ed esprimere solidarietà a tutti colleghi dell’Arma». A dichiararlo è Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). «Vincenzo è l’ultimo dei tantissimi esempi di servitori dello Stato che pagano con la vita il compito di garantire sicurezza e tutela alla brava gente. Alla luce di questi episodi – conclude – è fondamentale valutare l’importanza di un preciso percorso da seguire per permettere agli operatori di Polizia impegnati su strada, di svolgere il proprio servizio in maggiore sicurezza».

I COLLEGHI –  “Una vita umana vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano (FG), il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare”. È quanto si legge su Facebook, sulla pagina ufficiale dell’Arma dei Carabinieri. “Lo ha ucciso un uomo con precedenti penali, che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione. Il maresciallo era celibe e non lascia figli, diranno le prime note di agenzia. Ma tutti noi ne siamo orfani. I familiari, gli amici, i colleghi. Chiunque abbia a cuore la giustizia e conosca il valore della vita. Arrivederci nel cielo, Vincenzo. Il viaggio ti sia lieve”.

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN MARCO IN LAMIS – “A seguito dell’accaduto di questa mattina nel Comune di Cagnano Varano, dove il Maresciallo Maggiore della locale Stazione Vincenzo Carlo Di Gennaro ha pagato con la vita il proprio impegno a servizio della collettività, vogliamo esprimere  ai familiari, all’Arma dei Carabinieri e all’intera comunità della cittadina garganica, il nostro cordoglio, la nostra vicinanza ed il nostro più sentito abbraccio. Al carabiniere ferito gli auguriamo una pronta guarigione ed esprimiamo solidarietà e sostegno all’Arma, ringraziando le donne e gli uomini che quotidianamente rischiano la loro vita per tutelare la nostra. Auspichiamo che nei confronti dell’omicida siano applicate con il massimo rigore le norme penali e penitenziarie. Confidiamo nella squadra Stato affinché dispieghi le energie migliori per riportare ad una situazione di normalità il nostro territorio, assicurando quella sicurezza e quella tranquillità di cui ha tanto bisogno e che postula da tempo”.

 

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