In replica alla nota diffusa dalla Sezione UDC di San Marco in Lamis il 6 maggio l’Amministrazione comunale precisa quanto segue.
Il dissesto finanziario dichiarato dalla precedente amministrazione dell’ex Sindaco Cera ha impedito, fino ad ora, l’assunzione di nuovi Vigili Urbani. A seguito del risanamento economico-finanziario, realizzato dall’attuale Amministrazione, il Ministero dell’Interno, con provvedimento comunicato il 19 aprile u.s., ha autorizzato l’assunzione a tempo determinato di nuovi Vigili, concedendo il ristretto termine di adempimento. Stanti i tempi strettissimi dettati (che impedivano la creazione di un’autonoma graduatoria), ed avendo necessità delle richiamate figure per evidenti motivi (sicurezza, viabilità, repressione di condotte in violazione del codice della strada) si è attinto alla graduatoria del Comune di Apricena. La richiesta del requisito della cosiddetta “sammarchesità” dei vigili appare pretestuosa e, soprattutto, illegittima, visto che qualsiasi commissione valuta esclusivamente i titoli richiesti dal bando e dalla legge e non può fare preferenze legate alla residenza dei candidati. Tant’è che i Vigili Urbani chiamati, sebbene la graduatoria sia del comune di Apricena, sono di Monte Sant’Angelo, Lesina e Andria. A titolo di chiarimento ricordo che il personale del Presidio Territoriale di Assistenza di San Marco in Lamis, aperto di recente, ha utilizzato una graduatoria a tempo determinato di Oss della Asl di Barletta. Scaduto il termine temporaneo di assunzione dei nuovi vigili si procederà alla formulazione di una graduatoria propria del nostro comune finalizzata alle assunzioni a tempo indeterminato delle stesse figure professionali.
Per ciò che riguarda il Parco dei Dinosauri il passaggio della gestione da “una società di San Marco ad una di San Giovanni” è frutto di una decisione dell’Ente Parco, unico legittimato a decidere ed a cui dovranno essere rivolte le richieste di chiarimenti. Precisando come lo stesso ente, in attesa di indire il bando di affidamento della gestione, ha scelto temporaneamente ed autonomamente l’attuale società affidataria, fornita dei requisiti previsti dalla legge.
Sul Parco Avventura ricordiamo che il precedente Sindaco UDC lo aveva lasciato in stato di completo abbandono dopo aver speso ben 280 mila euro utilizzando i fondi di uso civico, senza dimenticare la magia del cambio di particella fatto senza avvisare la Regione. Il tutto senza che i difensori e i paladini della tutela di tali fondi dicessero una parola. Grazie all’intervento di questa amministrazione e agli interventi di ripristino e manutenzione, il Parco Avventura è tornato fruibile e funzionante e lo è tutt’ora. E’ evidente che il detto Parco non è funzionante nei mesi invernali per ovvie ragioni. Quanto alla nomina del manager del Distretto Unico del Commercio, la stessa è stata frutto di una selezione fatta con la massima trasparenza e la condivisione delle due organizzazioni che la Regione Puglia ha individuato come supporto per i distretti: Confcommercio e Confesercenti.
Alquanto singolare è affermare che l’attuale Sindaco “ci ha svenduti a Sa Giovanni…” per i finanziamenti alla Via Francigena, visto che è stata l’Amministrazione di San Giovanni Rotondo a bandire la gara di appalto, ricordando che San Giovanni Rotondo è stato individuato come Comune capofila dalla Regione Puglia e da Puglia Promozione, cosa che dovrebbe essere a conoscenza del nostro attuale consigliere regionale.
Per finire, si sfiora il delirio assoluto sulle assunzioni “di assistenti sociali ed altre figure presso l’Ambito”. Gli esponenti UDC chiedono chiarimenti all’assessore Ferro, ma ammettono che “ha fatto tutto la Regione” con la Determinazione n.571 dell’11.09.2018! In pratica si sono risposti da soli… dimenticando, ancora una volta, che l’assessore regionale al Welfare ed alle Politiche Sociali, responsabile delle selezioni, è Salvatore Ruggieri…UDC.
Dimenticano spesso troppe cose. Due sono le possibilità: continuano a stare su più tavoli politici e questo crea loro confusione o hanno la sindrome di Cimabue “dicono una cosa per sbagliarne due”.