Brutta grana per le cooperative che gestiscono gli asili nido comunali di San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo e, di riflesso, per l’Ambito Territoriale di San Marco in Lamis, cinque educatrici licenziate dopo l’ultima gara d’appalto, il Tribunale ordina il reintegro e il pagamento al Consorzio. Lo si legge stamane sulle pagine de Ilfattodelgargano.it
Dopo la sentenza della Corte di Appello di Bari – Sezione per le controversie in materia di lavoro, che ha dato ragione alle cinque educatrici licenziate, ingiustamente, dalle cooperative che gestiscono gli asili nido comunali di San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo arriva anche l’atto di pignoramento presso terzi, questa volta firmato dal Tribunale di Foggia.
“Il Tribunale di Foggia, visto il titolo esecutivo, costituito dalla sentenza n.526/2019 pubblicata dalla Corte di Appello di Bari (…) l’Ambito Territoriale di San Marco in Lamis presso il capofila Comune di San Marco in Lamis, il Comune di San Giovanni Rotondo, fino alla concorrenza della somma precettata aumentata della metà ad 23.036,04 euro”.
Le cinque educatrici vantano un credito retributivo nei confronti del Consorzio Icaro s.c.s., calcolato sulla base dell’ultima busta paga percepita, pari a 89.176,56 euro, oltre alla relativa contribuzione.
La spesa ovviamente sarà sostenuta dal Consorzio Icaro s.c.s., dalla Cooperativa Labor s.c.s., nonché dall’Ambito Territoriale e dal Comune di San Giovanni Rotondo, quest’ultimi in qualità di committenti obbligati (ex art.1676 c.c.).
La storia risale al 2017, quando le cinque educatrici vengono licenziate perché, secondo la tesi del Consorzio Icaro (attuale gestore) sposata anche dalla Regione Puglia, non in possesso dei titoli di studio e dell’esperienza lavorativa richiesta dalla nuova gara di appalto, il cui capitolato veniva approvato con deliberazione dell’1.12.2015 n. 26 e aggiudicata dall’Ambito con determinazione dell’11.10.2016 n. 176.
Al danno la beffa, perché oltre alla sentenza che prevede il reintegro delle cinque dipendenti, oltre al pagamento della mancata retribuzione, c’è la questione che riguarda le cinque educatrici che sono state assunte in sostituzione delle cinque licenziate, inoltre, pare che quelle attualmente in servizio non percepiscano lo stipendio da diversi mesi. Insomma una gestione, quella del personale dei nido dei due comuni garganici, che è sicuramente da rivedere.