I sottoscritti, Cera Napoleone, Longo Peppino, Romano Mario, componenti del Gruppo dei Popolari in Consiglio Regione Puglia, confrontandosi sull’analisi dei risultati elettorali delle Europee e delle elezioni comunali che hanno visto interessati i capoluoghi di Provincia, in particolare Bari, Foggia e Lecce, hanno preso atto della parcellizzazione del consenso in grani parte dovuta a una serie di fattori che hanno finito per influenzare negativamente l’esito del voto popolare.
La sempre più evidente perdita di fiducia nei partiti tradizionali, non più capaci di essere contenitori di istanze territoriali e di farsi promotori delle esigenze della comunità, ha vanificato il messaggio alla base della coalizione dei Popolari che governa in Regione.
A questo deve aggiungersi il risultato delle elezioni europee ottenuto dall’on. Cesa, che in Puglia ha totalizzato 15.551 voti. Risultato che non rende giustizia al lavoro svolto sui territori, nella consapevolezza che l’UdC ha rinunciato al suo simbolo per confluire nella lista di Forza Italia. Scelta che, nonostante la presenza del segretario nazionale, ha disorientato il tradizionale bacino elettorale di un partito moderato e popolare che ama riconoscersi nello Scudocrociato.
Al dato elettorale, occorre aggiungere un’analisi organizzativa-politica che coinvolge gli organi nazionali, ma non può prescindere da una sintesi efficace sul territorio regionale, dove la coalizione dei Popolari, pur avendo in Giunta, un assessore di riferimento, nella figura del sen. Salvatore Ruggeri, si è ritrovata spesso a rincorrere provvedimenti e atti che non venivano mai portati all’attenzione del Gruppo (circostanza che certifica di fatto un’autonomia nell’azione che non può più essere tollerata), e a continuare a pagare un dazio sui territori da parte di chi è in Consiglio Regionale su mandato popolare.
Tutto questo spiega, a fronte di un impegno sul territorio, le mancate risposte in termini di consenso elettorale, visto che è mancato anche ogni tipo di supporto da parte del coordinatore regionale, incapace di farsi promotore d’iniziative che avrebbero chiamato a raccolta l’elettorato moderato e tradizionalmente riconducibile allo Scudocrociato.
Superando il dato della organizzazione del partito, occorre evidenziare che il Gruppo Popolari ha dovuto prendere atto del fallimento dell’azione politica del suo assessore, incapace di rendersi punto di riferimento delle istanze territoriali e muovere a un maggiore coinvolgimento dei componenti del Gruppo Popolari.
Il Gruppo Popolari non ha bisogno di uomini soli al comando o di politiche personalistiche, ma di recuperare uno spirito federativo e partecipativo che è stato alla base della presentazione della coalizione nel 2015 a sostegno della candidatura, poi vittoriosa grazie anche al contributo dei Popolari, di Michele Emiliano alla guida della Regione Puglia.v
Invitano, pertanto, l’assessore Ruggeri a rassegnare le proprie dimissioni e, in subordine, chiedono al Presidente Emiliano la revoca della delega, non rappresentando più il Gruppo Popolari in Regione Puglia.