Trenta milioni di euro per opere di mitigazione del rischio idrogeologico sui Monti Dauni. È stato approvato dalla Giunta regionale pugliese, questo pomeriggio l’elenco degli interventi che formano il primo atto integrativo all’Accordo di Programma tra Regione Puglia e Ministero dell’Ambiente, finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione dei rischio idrogeologico.
“Estraiamo risorse dal portafogli del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 e le concentriamo su una delle azioni più importanti della strategia dell’Amministrazione Emiliano”, osserva l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, che ribadisce quanto “la messa in sicurezza del territorio sia un obiettivo strategico che inquadra la priorità delle priorità, capace di influenzare e rendere più efficace ogni altro programma o tipo di intervento negli altri settori di sviluppo sociale ed economico”.
Si tratta di quindici opere in altrettanti comuni dei Monti Dauni (e del Gargano, ndr): a Anzano di Puglia, Biccari, Bovino, Candela, Casalnuovo Monterotaro, Castelluccio Valmaggiore, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle di San Vito, Deliceto, Monteleone di Puglia, Panni, Rocchetta Sant’Antonio, San Marco In Lamis e San Marco La Catola. Impegnano risorse per 29 milioni e 809.091,78 che vanno a integrare un accordo di programma risalente addirittura al 2010 e aggiornato da una serie di successive delibere del CIPE.
Fu a dicembre 2017 che l’allora Governo Gentiloni avviò una nuova interlocuzione con la Regione Puglia per condividere la governance e le modalità operative per l’attuazione di 16 interventi programmati, uno ad Altamura, in provincia di Bari; 15 in provincia di Foggia.
Oggi pomeriggio, su proposta dell’assessore ai Trasporti, Lavori pubblici e difesa del suolo, Giovanni Giannini, la Giunta regionale ha dato il via alla fase attuativa che sarà curata dal presidente della Regione Puglia in qualità di Commissario del governo.