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Servizi sociali, cooperativa batte cassa al Comune

La Cooperativa sociale “San Giovanni di Dio” batte cassa al Comune e chiede oltre 200 mila euro per fatture emesse e mai pagate. Ma per Palazzo Badiale i conti non tornano

Brutta tegola per le esangui casse comunali già messe a dura prova dalle procedure ancora in corso derivanti dal dissesto finanziario.

A far sobbalzare dalla sedia la ragioneria di Palazzo Badiale è un decreto ingiuntivo della «società cooperativa sociale e sanitaria di servizi integrati per azioni “San Giovanni di Dio”, teso all’ottenimento di un provvedimento di pagamento da parte del Comune verso la citata cooperativa di varie somme per un totale pari ad € 206.981,74 a titolo di saldo e di interessi moratori di fatture emesse nel corso dell’adempimento del contratto stipulato il giorno 14.04.2016 con l’A.T.I. di affidamento dell’appalto di servizio di Assistenza Domiciliare Integrata e Potenziamento della Porta Unitaria di Accesso dell’Ambito Territoriale Sociale». È quanto si apprende dalla deliberazione della Giunta comunale, la n. 80 del 09/09/2019, pubblicata sull’albo pretorio on line del Comune di San Marco in Lamis.

Per far valere le proprie ragioni, in quanto parte dell’importo sarebbe stato già pagato, l’amministrazione comunale ha deciso di andare in giudizio affidando l’incarico ad un professionista esterno. Costo della parcella 5mila e 800 euro.

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