Arrestati Angelo e Napoleone Cera, blitz eseguito questa mattina dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari e della Compagnia di San Severo, che hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Foggia nei confronti di entrambi gli indagati per il reato di concussione.
Ai Cera verrebbero contestati tre episodi, tra cui pressioni su Sanitaservice e Asl per impedire l’internalizzazione del servizio Cup degli ospedali di Foggia. Il primo episodio riguarda un tentativo di concussione ai danni di alcuni dirigenti del Consorzio di Bonifica per la Capitanata finalizzati all’assunzione di alcune persone. Secondo l’accusa, per convincere il consorzio di bonifica a concedere quanto chiedeva, Napoleone Cera avrebbe presentato un emendamento alla legge regionale di riforma con l’obiettivo di ridurre i finanziamenti. Per tale capo d’accusa, per cui il gip ha concesso i domiciliari, la Procura aveva chiesto la custodia in carcere.
Il secondo filone riguarderebbe un episodio di corruzione finalizzata a sospendere l’affidamento alla Sanitaservice della gestione del Cup – Centro unico prenotazioni. Per tale vicenda, per la quale non è stata concessa alcuna misura restrittiva, risulta indagato anche il direttore generale dell’Asl, Vito Piazzolla (si è dichiarato assolutamente estraneo ai fatti).
Infine il terzo sarebbe un episodio di corruzione per favorire la nomina, quale commissario dell’Asp, di una persona indicata dai due Cera. In cambio padre e figlio avrebbero appoggiato Francesco Miglio, candidato sindaco a San Severo alle elezioni comunali. Su tale capo d’accusa, però, il gip ha respinto la richiesta di arresto in quanto non ha ritenuto sussistente l’ipotizzato scambio tra la richiesta di Emiliano (quella di aiuto elettorale) e la nomina chiesta da Cera (il commissario della Asp).
DIFESA CERA: CHIARIRANNO TUTTO, CONTESTATO UN EPISODIO SU TRE
Il gip di Foggia, su tre episodi denunciati dalla Procura, ne ha ritenuto significativo soltanto uno, che non riguarda né malaffare, né tangenti, né falsificazioni di qualsiasi tipo. Presentare un emendamento in commissione e poi ritirarlo lo stesso giorno, vuol dire che quell’emendamento non aveva nessuna possibilità di essere approvato. La verifica che dovrà effettuarsi è se il legittimo esercizio dell’attività politica meriti attenzione penale addirittura fino alla misura cautelare, tenuto conto che, tra l’altro, è contestato un reato nella forma del semplice tentativo. I Cera sono in condizioni di offrire ogni chiarimento». Lo dichiara l’avvocato Francesco Paolo Sisto, difensore di Angelo e Napoleone Cera, agli arresti domiciliari su disposizione della magistratura di Foggia per tentata concussione. Nei prossimi giorni i due arrestati saranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia dinanzi al gip.