“Arca di Noè”: «Due cani hanno bisogno di operazioni urgenti ma il sindaco Merla fa orecchie da mercante!»
«In questi giorni, l’associazione di protezione animali ONLUS “Arca di Noè” vive momenti di forte diatriba con il Sindaco del Comune di San Marco in Lamis, Michele Merla, poiché ci sono due cani che necessitano di un intervento ortopedico veterinario urgente in quanto entrambi investiti e con frattura di anca e zampa. Il primo è attualmente e arbitrariamente tenuto nel canile sanitario di San Giovanni Rotondo dove appunto è stato condotto dalle persone che lo hanno ritrovato moribondo sul ciglio della strada e, l’altro è stato rinvenuto in data 26/11/2019 sempre sul ciglio della strada a Borgo Celano e, quest’ultimo è tenuto in stallo dalla citata associazione». Inizia così il duro sfogo dell’associazione di protezione animali sammarchese alle prese con una situazione insopportabile e di assoluta urgenza che vede protagonisti, loro malgrado, due cani investiti nel territorio del comune di San Marco in Lamis.
«Premettiamo che – si legge nella nota – i cani non possono stallare in canili sanitari di altri comuni rispetto a quello di appartenenza senza appunto debita autorizzazione dei Sindaci. Premettiamo ancora che il canile di San Giovanni attualmente versa in condizioni di criticità sia in relazione al numero di cani in esubero sia al tipo di trattamento riservato, tant’è che è stato soggetto a controlli dei NAS».
Poi l’affondo al primo cittadino: «Il Sindaco del comune di San Marco è in possesso di entrambi i referti medici dei cani e, nonostante continui solleciti, nulla risponde in merito. Forse si è dimenticato che lui è il primo responsabile sanitario del territorio e che, il randagismo rientra tra le sue primarie competenze visto che in caso di sinistro con un cane, il comune è tenuto a sborsare fior di quattrini. Ora, l’associazione de quo, intende urgentemente ricevere una risposta dal Sindaco in merito alle sorti di questi due cani che, se non adeguatamente operati e custoditi, moriranno».
«Aldilà se si amano o meno gli animali – si legge a conclusione della nota – un senso civico deve pur esserci. Si deve pur sempre provare avversione verso ogni forma di sofferenza di qualsivoglia essere vivente. Bisogna attuare le proprie competenze e contribuire all’incremento del senso civico del proprio territorio. Chiediamo aiuto a chiunque volesse contribuire per far operare questi due giovani cani e garantirgli una decorosa sopravvivenza. Non si può far morire così due innocenti cani!»