Pazienti con Alzheimer o terminali a scuola di cucina. In Puglia si fa assistenza con i prodotti locali. Medici, Infermieri, OSS e cuochi assieme per recuperare la memoria culinaria di chi memoria o tempo non ne ha più.
Si è svolta nei giorni scorsi presso l’ospedale “Umberto I” di San Marco in Lamis una singolare iniziativa per il recupero delle funzionalità manuali e della memoria di pazienti con Alzheimer, demenze e terminali. Nell’ambito del Percorso Terapeutico Assistenziale (PTA) intitolato “A pranzo con i nonni” sono stati coinvolti non solo gli ospiti delle RSA, ma anche quelli dell’Hospice.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione dell’Istituto Alberghiero “M. Lecce” di San Giovanni Rotondo, con cui è stata sottoscritta apposita convenzione, è stato preparato e servito dai ragazzi dell’Istituto un pranzo ai nostri ospiti.
“È stato un momento particolarmente bello non solo per gli ospiti e per i familiari ma anche per i ragazzi e personale docente dell’Istituto Alberghiero, per non parlare del personale in servizio coinvolto. Purtroppo il sottoscritto non ha potuto partecipare, ma i video che inoltro testimoniano meglio l’atmosfera che si è respirata al PTA. Grazie a quanti hanno reso fantastica la giornata, la D.ssa Ritrovato e la D.ssa Villani che l’hanno pianificata nei minimi particolari, a Vittoria Lallo e a tutto il personale medico e infermieristico, agli OSS e ausiliari. Un grazie particolare alla Sodexo che ha tramutato i pasti previsti in ingredienti necessari per il pranzo, permettendo di realizzare tale iniziativa a costo zero” – ha spiegato il direttore Michele Ciavarella.
“Ho ricevuto tale incarico dal novembre 2018 e, da subito, mi sono riproposta di portare nelle residenzialità del PTA di San Marco in Lamis anche le terapie alternative che, affiancare alle terapie cliniche tradizionali, portano una ventata di allegria e di calore, questo affinché la stimolazione cognitiva sia ogni volta umanizzata. Già da qualche mese ho proposto al direttore Ciavarella il progetto ‘L’accudimento alimentare’ che prevede la presenza nei reparti, una volta a settimana, della dietista A. Lena” – ha aggiunto dott.ssa Carolina Villani, coordinatrice del servizio sociale professionale del Dss di San Marco e San Severo.
“L’intento è quello di consentire a ogni ospite la possibilità di esprimere le proprie esigenze, i propri desideri alimentari e, nei limiti del possibile, vederli realizzati. Parte integrante di questo progetto è ‘A pranzo con i nonni’. È stato firmato un protocollo di intesa ASL/Istituto Alberghiero di San Giovanni Rotondo: una volta al mese i ragazzi apparecchieranno, prepareranno e serviranno il pranzo agli anziani ed ai loro parenti che vorranno/potranno parteciparvi. Oltre che proporre agli ospiti pietanze tipiche del luogo, a portare sapori ed odori domestici in una struttura pubblica residenziale, l’intento principe di questo progetto è quello di avvicinare generazioni spesso distanti tra loro. L’esuberanza e la voglia di innovazione delle nuove generazioni integrate all’esperienza ed alle tradizioni che i nonni possono trasmettere, anche in ambito culinario, trovano un punto di fusione a tavola. I ragazzi sono stati fantastici, gentili, coinvolgenti e affettuosi; i docenti ed il preside, estremamente disponibili e positivamente partecipi. Lo scorso Venerdì 15 novembre, si è svolto il primo pranzo ospitati dall’hospice. Il prossimo appuntamento sarà organizzato in prossimità delle feste natalizie” – concludono dalla struttura ospedaliera.
In sala Medici, Infermieri, OSS, pazienti, parenti e care-giver. Una splendida iniziativa che si ripete a distanza di qualche settimana da quella sul recupero delle tradizioni canore e popolari pugliesi e italiane, di cui abbiamo riferito a parte. (da AssoCareNews.it)