Mentre a San Marco in Lamis la raccolta differenziata oscilla da circa due anni tra il 52 e il 54 per cento e le discariche a cielo aperto fanno ormai parte della consuetudine, a Nardò (Le) in solo nove mesi si è passato dal 24 al 74%. Un risultato, quello del comune salentino, al cui raggiungimento ha contribuito il nuovo corpo di ispettori ambientali comunali, il monitoraggio costante degli abbandoni, l’adozione di fototrappole (che San Marco ha acquistato ma non ha mai usato), la segnalazione immediata degli errori di conferimento e campagne di sensibilizzazione mirate all’educazione ambientale.
“Nardò è l’esempio virtuoso di una comunità che si è rimboccata le maniche e ha deciso di centrare e superare tutti gli obiettivi che si era prefissata”. Così l’assessore alla qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea a margine della conferenza stampa tenutasi nella sala consiliare di Nardò e nella quale sono stati resi noti i risultati raggiunti dal comune salentino in materia di raccolta differenziata dove, in nove mesi, si è passati dal 24% al 74%.
La conferenza stampa alla quale era presente anche l’assessore comunale all’ambiente Mino Natalizio, è stata anche l’occasione per illustrare il primo bilancio del nuovo servizio di igiene urbana dell’Aro Lecce 6 partito a gennaio scorso nei comuni di Alezio, Aradeo, Collepasso, Galatone, Nardò, Neviano, Sannicola, Seclì e Tullie.
Ma tra tutti Nardò si è distinto come il Comune che ha centrato i quattro principali obiettivi del nuovo corso: riduzione dei rifiuti urbani (-11% rispetto allo stesso periodo del 2018), raccolta differenziata (74, 08% in un territorio a forte vocazione turistica), riciclo di materia (oltre il 50% di rifiuti recuperati e dunque materia tradotta in economia circolare) e raccolta domiciliare (oltre l’80%). Un risultato al cui raggiungimento ha contribuito il nuovo corpo di ispettori ambientali comunali, il monitoraggio costante degli abbandoni, l’adozione di fototrappole, la segnalazione immediata degli errori di conferimento e campagne di sensibilizzazione mirate all’educazione ambientale.
“Il mio plauso – ha aggiunto Stea – va all’amministrazione comunale che con azioni integrate ha saputo dare una spinta alla raccolta differenziata facendo leva sul senso civico, al nuovo corpo di ispettori ambientali, ma soprattutto ai cittadini che hanno dato prova di un grande senso di consapevolezza, responsabilità e rispetto per l’ambiente ”.
Da una eccellenza all’altra. L’assessore Stea nella sua giornata salentina ha visitato a Calimera, la Fiusis srl, un’azienda che ha fatto della sostenibilità il suo cavallo di battaglia. Fondata da giovani imprenditori specializzati nella produzione di energie rinnovabili, da nove anni infatti produce energia dal legno vergine di ulivo. Un sistema ritenuto dalla Commisione Europea – che ha premiato l’azienda – il miglior modello di sviluppo economico e sociale in Europa e il più efficiente nella riduzione delle emissioni di gas serra.
“Ho conosciuto – ha detto l’assessore – una eccellenza tutta pugliese che tutti i giorni fa economia circolare e restituisce valore al territorio”.