Rignano, commemorati i Caduti di tutte le Guerre
La Commemorazione si è celebrata in due tempi e piazze diverse.
Si è cominciato da Piazza San Rocco, con il raduno e il saluto davanti al Monumento con lapide, contenente i nomi dei caduti della seconda Grande Guerra. Tale lapide, come si ricorderà, è stata affissa l’8 dicembre 2014. E ciò a seguito della pubblicazione del libro al riguardo “IO PARTO NON SO SE RITORNO” di chi scrive. Di esso è pronta per andare in stampa la seconda edizione riveduta, corretta ed ampliata per almeno un centinaio di pagine.
Piuttosto semplice la cerimonia, nonostante la partecipata presenza di pubblico, accorsa per l’occasione dalle bancarelle del mercato settimanale allestito nei dintorni. Non c’era il parroco, oberato com’era da improrogabili impegni. Pertanto, dopo alcuni minuti di silenzio osservati in onore degli scomparsi, ha preso la parola brevemente il sindaco Luigi Di Fiore, che ha, tra l’altro, evidenziato l’importanza della giornata del 4 novembre, dedicata sì ai Caduti della Prima Guerra, ma estesa con il passar degli anni, a quelli periti durante la II Guerra e in tutte le Guerre in genere. Si deve proprio a questi valorosi – è stato sottolineato – se l’Italia ha riconquistato la libertà e la pace, perdurata finora. Quello della pace è un valore primario che va insegnato nelle scuole e nelle famiglie e va costantemente perseguito dalle nuove generazioni, non più con le armi, bensì seminando amore e concordia tra i nostri simili.
E lo si può fare, altresì, non più facendo leva sul romano motto “Si vis pacem, para bellum!”, ma praticando il ragionamento e la mediazione in ogni occasione. Oggi ricorre anche la Festa del tricolore e quella in onore delle Forze Armate. Commovente il deposito della corona d’alloro! In prima fila, oltre al primo cittadino, c’erano; il brigadiere Antonio D’Amore, in rappresentanza del locale comando della stazione dei CC; Antonio Paglia del comando locale dei VV.UU.; Giuseppe Motta, consigliere comunale delegato; Katia Fania della Protezione Civile; e tanti altri ancora, a vario titolo.
Quindi, tutti in fila, la comitiva si è spostata nei pressi della Chiesa Matrice (Centro storico), dove ha deposto la seconda corona davanti al Monumento ai Caduti della I Grande Guerra. Dopo di che l’improvvisata folla si è sciolta, ritornando al lavoro usato. (AntDV)