Dalla Puglia a Niamey per portare il profumo del pane pugliese appena sfornato, della pizza e le peculiarità della cucina italiana. Lo staff del “Forno Sammarco” guidato dallo chef Antonio Cera è volato in Niger per inaugurare assieme all’Ambasciata d’Italia, l’iniziativa dedicata al buon cibo.
I maestri della farina terranno un corso di panificazione a un gruppo di donne rifugiate ospitate dall’Unhc e ad alcune nigerine beneficiarie del progetto “IDEE” sullo sviluppo dell’imprenditoria femminile, realizzato da OIM.
“La condivisione del cibo – afferma Alessandra Morelli, Rappresentante di UNHCR in Niger – favorisce l’integrazione sociale anche dei rifugiati contribuendo a lenire i traumi psicologici derivanti dall’abbandono del paese, della famiglia, degli affetti, permettendo lo sviluppo di competenze relazionali, e comunicative in una prospettiva interculturale, di inclusione, solidarietà e empatia”.
“L’OIM si augura – sottolinea Marcello Goletti, responsabile dei programmi di OIM Niger – che l’iniziativa riscuota il successo che merita e che progetti analoghi possano ripetersi in altri settori per stimolare i giovani ad un impegno nell’imprenditoria, a sostegno dello sviluppo economico del Niger”.
La settimana della Cucina italiana in Niger proseguirà con la realizzazione di serate tematiche dedicate alla gastronomia italiana cui parteciperanno i principali ristoranti di Niamey.
“La pizza, alimento semplice e nutriente è il simbolo italiano per eccellenza e la sua ricetta napoletana è stata dichiarata nel 2017 dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Per tale motivo l’abbiamo scelta per rappresentare la prima edizione della Settimana della Cucina italiana in Niger, per il suo valore altamente simbolico di unione tra i popoli” ricorda l’Ambasciatore d’Italia in Niger, Marco Prencipe. (repubblica.it)