Approda sul tavolo del Prefetto, il 12 dicembre prossimo alle ore 10.30, la vertenza degli operatori ecologici della Edil Verde circa il nuovo bando di gara per il conferimento dei servizi di raccolta, effettuato con il metodo del “porta a porta”, smaltimento e trasporto in discarica dei rifiuti solidi urbani del Comune di S. Marco in Lamis approvato dalla giunta guidata da Michele Merla.
Il servizio, si legge nel documento, avrà la durata di 24 mesi, con eventuale proroga di ulteriori max 24 mesi, qualora l’ARO non avesse ancora appaltato e avviato il servizio di igiene urbana nei comuni ad esso appartenenti. L’importo globale del capitolato per 4 anni di servizio (24 mesi + 24 di eventuale proroga) è pari a € 4.900.506,12 (importo annuale € 1.225.126,53). In particolare, l’appalto ha per oggetto il servizio di raccolta, trasporto e conferimento agli impianti di smaltimento e/o recupero e/o trattamento dei rifiuti urbani prodotti in tutto il territorio comunale, nonché i servizi di igiene e nettezza urbana connessi, secondo le prescrizioni e modalità dettate dal nuovo capitolato (in allegato). L’azienda vincitrice andrà a sostituire la Edilverde di Apricena.
A preoccupare di più gli addetti ai lavori è il monte ore previsto dalla gara, pari a 37.638 ore/anno, da distribuire sugli attuali 29 dipendenti in servizio a tempo indeterminato. Preoccupazioni espresse già dai consiglieri d’opposizione nel consiglio comunale del 23 luglio 2019 durante la presa d’atto del nuovo capitolato sottoposto all’attenzione della massima assise cittadina. La nuova modalità di quantificazione delle prestazioni da erogare andrebbe a ridurre le retribuzioni del personale dipendente, oltre a diminuire la qualità dei servizi offerti oggi al cittadino. Tant’è che la CGIL provinciale aveva proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente del cantiere di S. Marco in Lamis «con il relativo avvio della procedura del raffreddamento dei conflitti, in quanto, venuta a conoscenza della pubblicazione del bando di gara, a seguito di approvazione di apposita delibera, adottato dal Comune di S. Marco in Lamis”, sottolineava il sindacato nella missiva inviata al Prefetto di Foggia e al primo cittadino Michele Merla.
«Nell’apprendere della formulazione del quadro economico – argomentavano il Segretario Generale della CGIL Mario La Vecchia e il Coordinatore Provinciale Ambiente Michele Corsino -, soprattutto quello relativo alla quantificazione del costo del personale, in relazione alla quantità e qualità dei servizi richiesti, la scrivente O.S. riscontra evidenti incongruenze che mettono in seria difficoltà l’espletamento del servizio quali/quantitativo rispetto a quello oggi erogato. Pertanto, preoccupata per l’applicazione in toto dell’art. 6 (clausola sociale), nonché, del mantenimento dei livelli occupazionali chiede, un incontro urgente con le SS.VV. nel tentativo di dipanare tali preoccupazioni e nel mettere in atto possibili correttivi per la salvaguardia sia della platea dei lavoratori in servizio che per la erogazione dei servizi quali/quantitativi in applicazione del futuro appalto”.