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San Marco in Lamis, vigile si dimette: salta il mercato della vigilia di Natale. Ambulanti su tutte le furie

Savino Montaruli (Unipuglia/Casambulanti): “Non si era mai vista una cosa del genere. Caso unico in Italia. Così si distrugge definitivamente la dignità degli ambulanti. Un atto ritenuto illegittimo anche formalmente”

Il mercato del 25 dicembre (Natale) anticipato al giorno martedì 24 dicembre (Vigilia) con nota dirigenziale Prot. 19542 del 13 dicembre 2019; il comune di San Marco in Lamis che comunicava agli operatori su area pubblica che tale mercato sarebbe stato anticipato al giorno martedì 24 dicembre 2019; gli Operatori concessionari di posteggio con l’anima in pace sicuri di dover esercitare legittimamente le loro attività in tale data. All’improvviso ed a sorpresa arriva il dietro front ed ecco che con ulteriore nota del 17 dicembre 2019 arriva il contrordine con la decisione di spostare il mercato a data da destinarsi.

Un beffa che non va giù agli Ambulanti i quali il pomeriggio di giovedì 19 dicembre 2019 si sono recati presso gli uffici comunali per avere spiegazioni dal Responsabile del Settore Urbanistica – SUAP che ha firmato il provvedimento di revoca dell’anticipazione del mercato al 24 dicembre. Mentre le rappresentanze si trovavano negli uffici comunali, durante il regolare orario di apertura al pubblico, vengono invitati ad accomodarsi nella Sala Consiliare dove il Sindaco le riceve per dialogare sull’accaduto.

Ecco che arriva la doccia fredda: il sindaco conferma che il mercato non si può svolgere il giorno 24 dicembre quindi viene spostato a data da destinarsi. La motivazione riportata nella nota dirigenziale non soddisfa affatto i Rappresentanti delle Associazioni di Categoria presenti in aula. Infatti tale motivazione risulta essere la seguente: “considerati i problemi organizzativi per far fronte agli adempimenti amministrativi connessi al regolare svolgimento del mercato, che non potranno essere garantiti dal personale dipendente per la giornata del 24 dicembre 2019 (pre-festiva).

Alla richiesta di spiegazioni da parte delle decine di Ambulanti presenti nella Sala Consiliare, a difesa del proprio Diritto al Lavoro, il Sindaco adduce il fatto che è giunta la lettera di dimissioni da parte di un Vigile quindi non è garantita la sicurezza per lo svolgimento del mercato. Dopo una pacata discussione e dopo aver ascoltato le lamentele del primo cittadino rispetto alle condizioni economiche disastrose del comune di San Marco in Lamis, quindi l’impossibilità di poter affrontare la situazione relativa al personale interno, gli Ambulanti ed i loro Rappresentanti di Categoria non ci stanno ad accettare una simile spiegazione assolutamente generica e non contemplata nella legge regionale – Codice del Commercio che non prevede la soppressione di un mercato ovvero il cambiamento della giornata di svolgimento per tali, simili motivazioni ma solo per estremi casi di ordine pubblico comunque altrimenti non eliminabili.

Una discussione durata ore che si conclude con un nulla di fatto e il sindaco fermo sulle proprie posizioni.

A rilasciare dichiarazioni, al termine della giornata a San Marco in Lamis dove è stato presente in Aula a sostegno dei propri associati e di tutta la Categoria, il sindacalista Savino Montaruli che ha affermato: “Annullare e rinviare un mercato in un periodo così importante per gli Operatori ambulanti e per i consumatori che si vedono negata l’opportunità di fare acquisti al mercato nei giorno di Vigilia del Natale è un atto inaccettabile. Al di la della contestazione formale di una nota a firma di un Responsabile di Settore, neppure emanata sotto forma di ordinanza sindacale ovvero di provvedimento di giunta o di consiglio comunale, come previsto per legge, quindi per me illegittima, resta l’amarezza per il fatto che si possa creare un simile danno certo e certificato a causa della mancanza del vigile nel mercato e per questioni meramente “amministrative”, come è scritto nella nota dirigenziale. Capiamo lo stato di profonda difficoltà manifestata dal Sindaco per la condizione disastrosa dei conti di un comune che, è stato dichiarato, versa in condizioni gravissime ma questo non può determinare la negazione del Diritto al Lavoro e la violazione della Legge per i soli commercianti ambulanti mentre il resto la città continua a vivere nonostante quella stessa condizione di precarietà. Un regalo ai negozi a posto fisso? Se fosse questa la motivazione sarebbe assolutamente anacronistica e infantile mentre se trattasi davvero di difficoltà di garantire le normali attività amministrative in quella giornata per assenza di personale mi chiedo come possa garantire che in città, in quella stessa giornata, quelle condizioni ci siano o addirittura se ne faccia a meno. Significa che a causa di tale condizione si debba chiudere la città di San Marco alle migliaia di avventori che in quella giornata giungono dagli altri paesi vicini? Di fronte a questo atteggiamento di chiusura ed a questo enorme danno che crea un precedente drammatico siamo assolutamente indignati anche per i silenzi da parte di chi dovrebbe avere l’orgoglio di difendere la Categoria e il Diritto al Lavoro ma che non si fa sentire e resta in pauroso silenzio, pur utilizzando denaro pubblico nel nome della difesa del piccolo commercio. No, non va per niente bene e se devono essere solo i mercati e gli Ambulanti a subire questo allora la situazione oltre ad essere grave è drammatica e noi non resteremo certo a guardare passivamente la distruzione di un’intera Categoria che in Puglia conta ventimila Imprese attive. No, se qualcuno pensa questo si sbaglia di grosso, anche a San Marco in Lamis”.

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