“Abbiamo salvato 160 posti di lavoro. E dato prospettiva a una grande fabbrica pugliese. La storia della ex Sangalli Vetro è una storia di resilienza. Una storia di dignità e professionalità. Una storia che ha messo insieme i lavoratori decisi a difendere il loro patrimonio di competenze, un’azienda che ha saputo immaginare un futuro imprenditoriale, la
La società turca Sisecam dopo un lungo confronto col sindacato e la stessa Regione Puglia, ha acquisito dalla curatela fallimentare gli stabilimenti della Sangalli Vetro, per circa 16 milioni di euro.
Il punto di svolta è stato l’impegno assunto nel piano industriale a favore del rifacimento del forno, che ha dato certezza alla prospettiva produttiva dello stabilimento, essendo cosi accettato al tavolo di confronto regionale.
I lavoratori, pur soffrendo e resistendo, nei 4 anni necessari per la nuova industrializzazione, non sono rimasti un solo giorno senza reddito e senza copertura contributiva, grazie alle misure straordinarie di cassa integrazione in deroga garantite dalla Regione.
Sono stati anche coinvolti in percorsi di riqualificazione professionale che li ha preparati a nuova occupazione dando loro un’ulteriore integrazione al reddito”.
Ma occorre dare grande valore anche al lavoro fatto delle Istituzioni locali (Comune di Monte Sant’ Angelo in primis) che non hanno mai abbandonato la vertenza.
“La Regione Puglia è fiera del ruolo che ha saputo svolgere – dichiara Antonio De Vito direttore di Puglia Sviluppo – in assenza di politiche nazionali, ha messo in campo proprie politiche industriali e politiche attive del lavoro con risultati lusinghieri.
L’investimento Sisecam di circa 34 milioni di euro sarà sostenuto dalla Regione Puglia con oltre 8 milioni di cofinanziamento pubblico, grazie ad in nuovo contratto di programma. Questa risultato è anche frutto della nostra strumentazione che oltre a sostenere i programmi di crescita e di sviluppo delle imprese le accompagna anche nel percorso amministrativo, attraverso una interlocuzione costante e propositiva.
Quello di Manfredonia è dunque un meraviglioso esempio di una Puglia che resiste, sa proporsi, attrae investitori, sa essere protagonista del proprio futuro”.