Santuario di San Matteo, sabato 11/1 c’è “Il Cammino della Pace”
Sì terrà sabato 11 Gennaio 2020 alle ore 18.30 presso l’Auditorium del Convento di San Matteo (ingresso Biblioteca P. Antonio Fania) la presentazione del “Cammino della Pace”.
Cammino che parte dalla Città dell’Aquila e termina a Monte Sant’Angelo facendo tappa anche a San Marco in Lamis presso il Convento di Santa Maria di Stignano e il Convento di San Matteo Apostolo. Dopo i saluti istituzionali l’Ing. Luciano Caramanico responsabile dell’Associazione “Il Cammino della Pace” presenterà “il Cammino”, mentre ad illustrare gli aspetti storico-artistico-culturale di alcune tappe del nostro territorio lo storico Lucio Taraborrelli, a moderare l’incontro sarà il Consigliere Comunale delegato all’Associazionismo Luigi Tricarico (che ha diramato questa nota stampa).
Durante la serata verrà proiettato il video di presentazione del Cammino della Pace. Al fine di raggiungere il Convento di San Matteo, l’Amministrazione Comunale mette a disposizione la navetta che partirà alle ore 18.15 da Piazza Europa (Sita), rientro ore 20.00 dal Convento di San Matteo.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Il Cammino della Pace è un lungo peregrinare a piedi sui passi della Storia di tre regioni italiane (Abruzzo, Molise e Puglia) e si candida ad essere il primo cammino interculturale e interreligioso al mondo: partendo dall’Aquila arriva a Monte Sant’Angelo, sul promontorio del Gargano, in 29 tappe, dopo aver percorso oltre 420 km. Prende l’avvio dalla basilica di Santa Maria di Collemaggio e seguendo le orme dei pastori lungo il tratturo, attraversando cinque provincie e decine di paesi, raggiunge il primo santuario della cristianità: la chiesa di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo. Per realizzare questo progetto è nata l’Associazione che porta lo stesso nome del Cammino, presieduta dal Presidente della Fondazione Arbor, nata nel 2005 dall’incontro con Raimon Panikkar, suo primo presidente e uno dei maggiori fautori del dialogo tra fedi, tradizioni e culture; il progetto vede la partecipazione delle Amministrazioni Comunali dei paesi attraversati e sede di tappa, di esperti del territorio, di altre Associazioni, nonché di volontari e di membri stessi di Arbor: un’ampia collaborazione ed un grande impegno, per la riscoperta di un territorio unico e straordinario.