Coronavirus: sono 50.418 i positivi. Ma i malati potrebbero essere oltre 600 mila
Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 50.418 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 63.927 i casi totali (dati aggiornati alle ore 18.00 del 23 marzo 2020).
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 18.910 in Lombardia, 7.220 in Emilia-Romagna, 4.986 in Veneto, 4.529 in Piemonte, 2.358 nelle Marche, 2.301 in Toscana, 1.553 in Liguria, 1.414 nel Lazio, 929 in Campania, 771 in Friuli Venezia Giulia, 914 nella Provincia autonoma di Trento, 688 nella Provincia autonoma di Bolzano, 862 in Puglia, 681 in Sicilia, 605 in Abruzzo, 556 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 343 in Sardegna, 280 in Calabria, 89 in Basilicata e 50 in Molise.
Sono 7.432 le persone guarite. I deceduti sono 6.077, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
Da giorni, però, si pensa che i numeri diffusi giornalmente dalla Protezione Civile siano largamente approssimati per difetto, sia per le persone contagiate che per quelle morte, a causa delle diverse scelte e politiche regionali su quanti test eseguire e a chi: molte persone si ammalano e/o muoiono a casa, contagiate dal virus, senza che possano essere però conteggiate nei dati ufficiali. A questo proposito Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile Nazionale, ha detto di ritenere credibile che il numero dei malati non censiti sia dieci volte superiore ai 63.927 casi finora registrati.