Emergenza Coronavirus, Emiliano: “Schierati i volontari della protezione civile a sostegno dei cittadini costretti a rimanere in casa per prevenzione”
Ad oggi circa 500 i pugliesi in quarantena fiduciaria.
“In Puglia nessuno deve sentirsi solo. Mi riferisco alle persone che per diverse ragioni sono costrette a restare in casa per prevenzione, in quarantena fiduciaria o perché vivono una condizione di fragilità. Stiamo schierando un vero e proprio esercito di volontari per dare loro ogni tipo di supporto: sono i volontari della Protezione civile della Regione Puglia chiamati a raccolta per fronteggiare questa emergenza. Pugliesi che aiutano altri pugliesi con piccoli gesti che però in questo momento hanno un enorme valore. Ovviamente con tutte le precauzioni del caso e il sostegno della Regione Puglia”.
Con queste parole il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano comunica di aver disposto l’attivazione delle organizzazioni di volontariato per l’assistenza alla popolazione colpita dall’emergenza connessa al COVID 2019.
Ad oggi in tutta la Puglia sono circa 500 le persone che si trovano in quarantena fiduciaria (obbligo di rimanere a casa con sorveglianza attiva, a seguito di contatto stretto con un caso positivo al Covid 19). A queste, si aggiunge un’altra fascia di popolazione, in particolare persone rientrate dalle zone gialle (regioni e province con focolaio) alle quale i medici di famiglia hanno consigliato la permanenza domiciliare a casa sempre per motivi precauzionali. Ci sono poi le situazioni delle persone più fragili o anziane che, giustamente, per evitare rischi stanno rimanendo in casa: saranno i Comuni, attraverso i COC (centri operativi comunali) a individuarle e a metterle in contatto con la rete dei volontari della protezione civile per ricevere il supporto necessario. Il provvedimento è stato inviato ai Sindaci pugliesi, ai coordinamenti del volontariato della Protezione civile BA/BT/FG/BR/LE/TA, ai presidenti delle associazioni di volontariato iscritte all’elenco regionale di protezione civile e all’Anci.
Il vice presidente della Regione Puglia Antonio Nunziante dichiara: “Il ruolo dei volontari nei momenti di emergenza è sempre fondamentale. Così come è importante coordinarli e indirizzare le loro energie dove più serve. In questo momento anche piccoli gesti quotidiani come quello di fare la spesa diventa fondamentale per tantissime persone. Fare rete anche in questo caso è la migliore risposta”.
Ruggiero Mennea, consigliere delegato alla Protezione civile dichiara: “Sempre presente il nostro esercito di volontari che non si risparmierà anche in questo caso di particolare difficoltà della popolazione pugliese. La vocazione alla solidarietà dei nostri volontari consentirà di realizzare un supporto di assistenza fondamentale per i cittadini più fragili attraverso l’attivazione di un vero e proprio cordone umanitario. Nessun cittadino deve sentirsi solo o abbandonato in un momento in cui deve prevalere il senso di comunità e di fratellanza. Ora più che mai, dobbiamo essere una cosa sola”.
“In Puglia – spiega Mario Lerario, dirigente sezione Protezione civile – ci sono 311 associazioni iscritte all’elenco di volontariato della protezione civile che coprono l’intero territorio. Ogni associazione conta dai 15 ai 20 operativi e fino a 30 iscritti. Questo significa che oggi stiamo attivando una rete che all’occorrenza può arrivare a 4500 volontari operativi all’insegna dell’ut unum sint che caratterizza la cultura di protezione civile”.
(segue testo integrale dell’atto)
Il presidente della Regione Puglia:
– nell’ambito delle direttive strategiche formulate per affrontare l’emergenza in corso;
– nel più ampio contesto delle attività finalizzate ad offrire sostegno ai Comuni e ai cittadini colpiti dal virus;
– al fine di contribuire a rendere effettiva la resistenza nelle comunità territoriali;
con la presente dispone e autorizza le Associazioni di Volontariato iscritte all’elenco regionale, per l’intera durata dell’emergenza a svolgere attività di assistenza alla popolazione in quarantena domiciliare, ovvero in condizioni di fragilità che ne consiglino l’isolamento secondo le indicazioni fornite dai sindaci competenti e nel rispetto delle istruzioni operative riportate in allegato.
I Comuni interessati, verificate le condizioni di attivazione del COC, comunicheranno le esigenze alla Sala operativa di Protezione civile, che programmerà i relativi servizi per il tramite dei coordinamenti territoriali.
Ai volontari saranno riconosciuti i benefici di cui agli artt. 39 e 40 del D.lgs. n. 1/2018.
ISTRUZIONI OPERATIVE PER IL VOLONTARIATO
Le presenti istruzioni operative sono finalizzate a fornire indicazioni per lo svolgimento di attività di assistenza a domicilio nel contesto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
I Comuni che attiveranno i COC e organizzeranno servizi di assistenza a domicilio per le persone in quarantena domiciliare (per es. rifornimento di generi di prima necessità, farmaci, pasti preconfezionati…), potranno avvalersi delle associazioni locali di volontariato di Protezione Civile iscritte negli elenchi regionali.
Verificate le condizioni di attivazione del COC, i Sindaci comunicheranno il fabbisogno alla Sala Operativa di Protezione Civile che autorizzerà i relativi servizi anche avvalendosi dei Coordinamenti territoriali.
Si ritiene che i volontari impiegati non debbano avere contatti fisici con le persone in quarantena domiciliare, sono ammessi contatti telefonici.
Considerato quanto innanzi, non dovendo avere contatti fisici con le persone da assistere, i volontari non avranno necessità di utilizzo di DPI, ma potranno dotarsi di guanti monouso (in nitrile o vinile). Per un uso corretto dei guanti, dovrà essere effettuato il lavaggio delle mani prima e dopo aver indossato i medesimi.
Si evidenzia ad ogni buon conto che eventuali contatti casuali con le persone in quarantena domiciliare dovranno rispettare comunque la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Naturalmente il Sindaco e la sua struttura (COC) potranno individuare altre soluzioni che comunque debbono preservare il volontario da contatti diretti con la persona da assistere.
Le spese dei beni acquistati sono a carico delle persone da assistere.
Nell’eventualità di dover consegnare quanto necessario (farmaci, viveri, pasti preconfezionati ecc), le persone da assistere potranno indicare le rispettive necessità attraverso il COC che trasferirà l’informazione al volontario o direttamente al volontario per via telefonica o altro mezzo informatico, che dovrà comunque essere comunicato al COC.
Va sottolineato che le persone in isolamento domiciliare possono coincidere con i cosiddetti “contatti stretti” di “casi risultati confermati” (positivi) oppure con persone che volontariamente si pongono in isolamento domiciliare, perchè anziane e/o con patologie che potrebbero renderlo vulnerabile: in entrambi i casi valgono le indicazioni riportate in questo documento.
Si ricorda che le attivazioni del volontariato sono coperte dai benefici artt. 39 e 40 del D. Lgs. 1/2018 e che l’attivazione dello stesso va comunicata preventivamente alla SOUP ai contatti indicati. I rimborsi avranno luogo dietro presentazione dei modelli correttamente compilati, che dovranno essere allegati alla domanda di rimborso comprensiva anche della documentazione giustificativa delle spese sostenute. Eventuali spese da sostenere non previste dovranno essere oggetto di preventiva autorizzazione.
Si ricorda inoltre che in casi ritenuti necessari e preventivamente autorizzati dalla Sezione Regionale di Protezione Civile, il volontario è autorizzato all’utilizzo del mezzo privato. Tale autorizzazione dovrà essere richiesta comunicando nome del conducente, targa e tipo di veicolo. È riconosciuto il rimborso delle spese carburante ed eventuale pedaggio autostradale. Eventuali danni al mezzo saranno a carico del proprietario.
NB: nella foto-copertina le 2 tende pre-triage montate a San Marco in Lamis.