Dopo la comunicazione dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza che ha ufficializzato i dati di quarantena e di pazienti risultati sintomatici e positivi al COVID-19, nel rispetto massimo di una comunicazione che ha cercato di essere sempre chiara e trasparente a beneficio di operatori e utenti, durante questo periodo di totale emergenza, la Fondazione comunica quanto segue:
nonostante tutte le accortezze possibili, la scrupolosità nel rispetto delle ottemperanza ministeriali e regionali, con tutte le difficoltà del momento nel reperire, anche a prezzi irragionevoli, i dispositivi di protezione individuali la cui nuova e ulteriore fornitura è attesa per domani mattina, nonostante la chiusura di tutti i 12 presidi ambulatoriali distribuiti su tutto il territorio provinciale e una riduzione drastica delle prestazioni domiciliari nel rispetto delle disposizioni della Regione Puglia, la Fondazione si vede costretta ad affrontare una situazione di allerta massima e straordinaria che va oltre le stesse disposizioni istituzionali.
Tale comportamento precauzionale è dovuto al fatto che alcuni operatori della struttura sono coniugi o parenti stretti degli stessi operatori attualmente in quarantena e che la struttura vede espletarsi la sua maggiore attività nel territorio pugliese attualmente più colpito ed esposto.
Pertanto, nel rispetto di una comunicazione attenta, misurata ma trasparente, la Fondazione dichiara di aver ridotto al minimo indispensabile anche tutti i servizi non presi in considerazione dalle disposizioni succitate; di suggerire a famigliari e utenti, il rientro immediato presso il proprio domicilio anche degli assistiti ricoverati ma non gravi e indifferibili; di procedere immediatamente a porre in quarantena fiduciaria e volontaria tutto il personale che in qualche modo ha avuto contatti con altre persone potenzialmente a rischio di contagio ed in particolare parenti e conoscenti del personale dell’Ospedale CSS con i quali hanno costanti contatti o avuto contatti negli ultimi periodi.
La sospensione di nuovi accessi dall’Ospedale, nel rispetto delle disposizioni ministeriali e regionali.
La distribuzione, domani, di ulteriori dispositivi di protezione individuale a tutto il personale.
Inoltre, poiché presso il Presidio “Gli Angeli di Padre Pio”, accreditato a livello internazionale JCI, già da un anno sono in vigore tutte le procedure di tutela del rischio clinico ed è presente un Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) che vede la presenza di esperti infettivologi e igienisti degli Ospedali Riuniti di Foggia, c’è un’interlocuzione continua tra loro per gestire al meglio l’emergenza, compreso quella delicata territoriale, il Responsabile della gestione del rischio clinico della Fondazione, domani metterà in pratica, per la seconda volta in meno di un anno, anche lo strumento della Safety Walkaround, ovvero un giro della sicurezza con la Direzione Sanitaria del Presidio e tutti i componenti del CIO già presenti in struttura, una tecnica proattiva che cercherà, con la collaborazione del personale e degli utenti, di evidenziare situazioni, processi o modalità comportamentali che celano i cosiddetti “latent failure”, gli errori nascosti. Oltreché, ovviamente per ascoltare, nel rispetto massimo della distanza di sicurezza e di tutti gli accorgimenti necessari e previsti, tutti coloro che, tra operatori e utenti, possono suggerire modalità organizzative più efficaci ed efficienti.
Per la RSA ed RP di Isernia, invece, anche se ad oggi non si registrano contagi in quella provincia, sono stati messi in atto i protocolli finora utilizzati per tutti i Presidi della Fondazione. Inoltre, il Direttore dell’Area Sanitaria ha proceduto, in accordo con la Direzione Sanitaria del Presidio, agli adempimenti delle ordinanze ministeriali e della Regione Molise.