E lo annuncia tramite questa nota a firma dello STAFF della scuola
Eccoci qui ad affrontare una nuova sfida a cui un po’ tutti siamo impreparati ancorché spaventati per una situazione in continuo mutamento. Il Coronavirus ci costringe a stare a casa e ad evitare assembramenti, scelta sofferta, ma necessaria per affrontare e arginare questa emergenza. Il mondo del lavoro, così come quello della scuola però non si ferma e si stanno attivando tutte le conoscenze e le risorse disponibili per realizzare forme di Smart Working (lavorare da casa) che consentono un’interazione tra utenti, attraverso diverse modalità che la tecnologia ci offre.
Supportati anche da una formazione acquisita negli anni attraverso corsi di formazione e aggiornamento sulla didattica inclusiva che ora, più che mai si rivela adatta ad ogni alunno e in particolare ai soggetti con disabilità e così come indicato nel DPCM emanato dal ministro dell’istruzione, anche noi dell’ IC “Balilla-Compagnone-Rignano” ci stiamo interrogando e stiamo cercando soluzioni per pensare una didattica a distanza; una sperimentazione per alunni, genitori, docenti, dirigente e personale amministrativo, una risorsa fondamentale per tutelare il diritto all’istruzione e soprattutto il benessere e la formazione dei nostri ragazzi.
L’intera comunità scolastica è pertanto chiamata ad uno sforzo grandissimo ma necessario. Occorrono pazienza, rispetto, spirito di collaborazione, senso di appartenenza, chiarezza e serenità. I docenti della scuola secondaria di primo grado, tramite registro elettronico sul quale sarà attivata quanto prima la sezione “classe virtuale”, si sono già attivati proponendo agli alunni approfondimenti degli argomenti studiati attraverso esercizi da svolgere, video multimediali, link interattivi, videolezioni.
La scuola primaria invece, per il momento, ha attivato la comunicazione tra scuola, genitori e alunni tramite la diffusissima app di messaggistica istantanea WhatsApp che per le sue caratteristiche risulta essere un supporto versatile che consente di inviare diverse tipologie di file che non pongono limiti alla fantasia e alla disponibilità dei docenti per la presentazione degli argomenti in programma.
Sicuramente non siamo ancora pronti per attuare in piena regola una didattica a distanza, ma la precarietà del momento impone la necessità di “fare comunità” continuare a creare relazioni che possono coinvolgere le persone anche a distanza, anche in condizioni di isolamento. La nostra scuola c’è!