Michele Merla su tutte le furie: «Basta allarmismo, sciacallaggio e disinformazione, San Marco merita rispetto!»
È un primo cittadino letteralmente furibondo quello sentito telefonicamente pochi minuti fa dalla nostra redazione. Casus belli un articolo apparso stamane sul quotidiano on line l’Immediato.net (che poi corregge il tiro) che parlava di una “San Marco in Lamis in ginocchio” dopo il secondo decesso per Coronavirus di questa mattina.
«Sono schifato, incazzato ed esasperato da un certo modo di fare informazione specie in un momento delicato come questo, dove tutti, dalle equipe mediche, agli amministratori fino ai giornalisti, dovremmo remare nello stesso verso e fare deontologicamente la nostra parte in modo costruttivo – dice Merla che a stento riesce a trattenere la rabbia dall’altra parte della cornetta – . D’ora in poi agirò legalmente contro chi per un pugno di click e di like, fa cattiva informazione e diffonde allarmismo nei confronti della nostra città già alle prese con un’emergenza delicatissima e senza precedenti. Diffido da questo momento – conclude Merla – chiunque, e qualsiasi organo di informazione, usa il nome della mia città per fare sciacallaggio e mala informazione diffondendo allarmismo attraverso la stampa e/o altro qualsiasi mezzo perché San Marco in Lamis merita rispetto!»
Poi sentito dalla stessa redazione de l’Immediato Merla dichiara: «Abbiamo reagito in maniera esemplare, dopo il funerale di un nostro concittadino che ha fatto parlare tanto della nostra comunità, abbiamo attivato un cordone sanitario che ha sortito gli effetti sperati: sappiamo tutto di ognuna delle persone che hanno partecipato a quella funzione». Il sindaco di San Marco in Lamis ripete come un mantra che «la situazione è sotto controllo», che i casi di contagio da Covid-19 «non possono condannare una comunità». All’inizio di marzo, la Regione Puglia aveva individuato l’area del Gargano come uno dei primi focolai pugliesi, al punto da definire il contesto “preoccupante”.
La notizia del decesso di un’altra persona originaria del comune garganico al Policlinico Riuniti di Foggia, infatti, ha fatto partire un rapido tam tam di telefonate e messaggi di “solidarietà”. «Non abbiamo nessuna situazione di emergenza allo stato attuale, il numero di contagi, 16, non è cambiato. Una persona, che aveva patologie pregresse, è deceduta in Rianimazione a Foggia. E siamo affranti per questo. Ma non si può dire che stiamo vivendo una situazione drammatica per il numero di contagi da Coronavirus. Sono convinto – conclude a l’Immediato.net – che la comunità continuerà a reagire bene come ha fatto finora”.