San Giovanni Rotondo, “Mio fratello non è morto per Coronavirus”. Il sindaco Crisetti rettifica: “Particolare tensione del momento”
La missiva inviata al portale di informazione l’Immediato, “Abbiamo i test e sono tutti negativi. Mio fratello era in dialisi da tredici anni. È morto per complicanze dovute alla sua malattia”. Dopo la pubblicazione della notizia su “L’Attacco” Crisetti è stato contattato dall’ospedale che ha chiarito non trattarsi di casi di Coronavirus.
“Sono il fratello dell’uomo morto domenica scorsa nell’ospedale di San Giovanni Rotondo”. Si legge nella notizia diffusa dall’Immediato. Qualcuno ha messo in giro che sia deceduto per coronavirus. La notizia è apparsa anche su testate giornalistiche. È lo sfogo del signor A. (niente nomi in rispetto della privacy) per le voci su un presunto caso di Covid-19 che coinvolgerebbe il fratello morto domenica scorsa a Casa Sollievo.
“Abbiamo i test e sono tutti negativi. Mio fratello era in dialisi da tredici anni. È morto per complicanze dovute alla sua malattia. Purtroppo era appeso ad un filo da tempo. La notizia che sta circolando da giorni ci sta massacrando. La gente ci guarda male e non si avvicina alla nostra attività commerciale. Già dobbiamo fare i conti con il dolore per la perdita di un familiare, non possiamo accettare anche quest’altro calvario. Noi non siamo contagiati e non ci troviamo in quarantena. Stiamo valutando azioni legali”.
Il riferimento potrebbe essere ad una intervista rilasciata dal sindaco di San Giovanni Rotondo, Michele Crisetti, al quotidiano foggiano L’Attacco. Nell’intervista aveva parlato di due decessi domenica scorsa a Casa Sollievo, tra cui una persona di Cagnano e una di Manfredonia. Anche il direttore generale di Casa Sollievo, Michele Giuliani, via mail ha smentito quanto era stato comunicato dal sindaco. (art. e foto da ilfattodelgargano.it)