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San Marco in Lamis, Carabinieri denunciano altre 6 persone per violazione “decreto anti-Coronavirus”

Pugno duro dei Carabinieri della Stazione di San Marco in Lamis. Questa mattina, in pieno centro cittadino, almeno tre persone (ma il numero è in costante aggiornamento) sono state identificate durante i controlli finalizzati soprattutto alla corretta osservazione del provvedimento del governo per il contenimento della diffusione del coronavirus.

E nonostante le continue esortazioni a non uscire di casa se non per casi strettamente necessari (lavoro, salute e gravi motivi), c’è chi continua a girare per le vie del paese in barba alle regole dettate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Così, fa sapere il Comando provinciale di Foggia, nella serata di ieri, sempre i Carabinieri di San Marco in Lamis, nel corso dei costanti e continui servizi finalizzati a garantire il rispetto della legge e prevenire ulteriori casi da infezione covid-19, oltre a controllare diversi cittadini che circolavano per il paese muniti di autocertificazione e pertanto autorizzati a spostarsi per recarsi al lavoro o per cause di necessità, hanno fermato e sanzionato ai sensi dell’art. 650 (inosservanza dei provvedimenti delle Autorità) sei ragazzi (tutti giovanissimi, peraltro uno già sanzionato nei giorni precedenti per analogo motivo) che circolavano per le vie cittadine incuranti delle disposizioni.

Inoltre, i militari della Compagnia di Cerignola, hanno finora acquisito, nell’ambito dei 12 Comuni di competenza, oltre 400 autocertificazioni. Ammontano complessivamente a 108 le persone denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Foggia ai sensi dell’art. 650 del codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità).

A Cerignola sono state denunciate 36 persone, tra cui 2 titolari di esercizi commerciali e circoli. I militari della locale Stazione, questa mattina, hanno anche identificato ed acquisito le autocertificazioni dei passeggeri di un pullman di linea giunti nella città ofantina provenienti dal Nord Italia. Uno di questi è stato denunciato in stato di libertà perché rientrava da un Comune della provincia di Milano ove si era recato due giorni prima senza una valida e comprovata motivazione sanitaria, lavorativa e di necessità.

Ad Ascoli Satriano, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato ai sensi dell’art. 650 c.p. 13 persone, tra cui 2 titolari di esercizi commerciali e circoli, per non aver osservato le disposizioni in vigore per il contenimento del contagio.

Per lo stesso reato, i carabinieri di Stornarella hanno denunciato 11 persone, tra cui il gestore di un circolo.

Nei tre comuni ricadenti nella Provincia BAT i militari delle rispettive Stazioni carabinieri hanno denunciato complessivamente 48 persone: 28 a San Ferdinando di Puglia, 13 a Margherita di Savoia e 7 a Trinitapoli.

Molti “fuorilegge” anche a Manfredonia, beccati dai Carabinieri mentre si trovavano assembrati nei giardinetti cittadini o semplicemente nella pubblica via, intenti a parlare tra loro, senza rispettare le note distanze interpersonali e permanendo fuori dalle rispettive abitazioni senza reali necessità. 

Ancora più grave, il comportamento del titolare di un bar di Vieste, che noncurante della situazione e della legge, è stato beccato mentre consentiva a un avventore, anch’egli viestano, di giocare alla Slot Machine presente all’interno del bar. Tali comportamenti, certamente intollerabili e chiaramente non rientranti nelle imprescindibili necessità di ogni cittadino, oltre alla denuncia nei confronti di entrambi, hanno portato anche alla sospensione dell’attività, emessa dal Sindaco di Vieste su proposta dei Carabinieri, che allo stesso tempo stanno accertando e verificando se alcune delle attività soggette ad autorizzazioni che si svolgono all’interno del bar possono continuare ad essere rinnovate.     

Tutte le persone denunciate, sono tendenzialmente giovani, i quali non certo per ignoranza della norma e per mancanza di possibilità di essere informati sul corretto comportamento da tenere, si sono sentiti in diritto di violare le note limitazioni, assumendosene la piena responsabilità.  

I carabinieri esortano i cittadini a restare nelle proprie abitazioni e ad evitare, quanto più possibile, gli spostamenti nonché ad adottare le cautele diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute.

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