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San Marco in Lamis, coppia contagiata: “State tranquilli, la patologia non è mortale”

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«Il nostro è un messaggio positivo, bisogna stare tutti calmi e tranquilli: la patologia non è mortale a meno che non ci siano complicanze pregresse».

Sono sereni Giuseppina e Raffaele, marito e moglie, di 63 anni, entrambi medici di San Marco in Lamis e tutti e due risultati positivi al Coronavirus. L’uomo per motivi professionali è entrato in contatto con il pensionato 75enne deceduto giovedì 27 febbraio nel comune Garganico contagiato da Covid-19.

«Siamo in casa, ed io mi prendo cura di mio marito, così come faccio da oltre 40 anni e per nulla al mondo l’avrei lasciato da solo – racconta all’ANSA Giuseppina -. Neanche il reparto di malattie infettive mi avrebbe separato da lui».

«Siamo tranquilli, stiamo rispettando tutte le regole e non abbiamo alcun tipo di contatto con l’esterno», precisa la coppia. Non perde il senso dell’ironia Raffaele: «Diciamo – spiega – che dopo 40 anni di duro lavoro finalmente posso approfittare per riposarmi un pò. Ho dei piccoli disturbi, una sintomatologia simile ad una leggera forma influenzale. Mia moglie, invece, sta bene: è lei che mi sta curando. I nostri figli sono preoccupati per noi, ma li rassicuriamo continuamente – racconta la coppia -. Loro non vivono a San Marco in Lamis, ma in Emilia Romagna. Ovviamente abbiamo impedito loro di raggiungerci».

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