A Joseph Tusiani: “Mi jesce da inte lu core!”
Da Sava (TA) il pensiero di Gennaro Pio Spagnoli, per il nostro compaesano più rappresentativo.
“MI JESCE DA INTE LU CORE”
Sei nato sammarchese
e hai smesso di vivere da newyorchese.
Hai voluto fortemente ciò che hai
rappresentato e nella vita non ti sei mai
accontentato.
Sei stato il nostro tramite
internazionale
esportando ogni detto dialettale,
chi non conosceva le nostre
tradizioni
le ha potute apprendere grazie
alle tue intuizioni.
Inte la “Padula” ti ho incontrato
per la prima volta
avevi un aspetto da persona
disinvolta
mi hai stretto la mano con
affetto
manco fossi un tuo amico
stretto.
Abbiamo iniziato a discorrere di
quel che c’era intorno
e tu eri ben contento del tuo
ritorno
alle tue origini, ai tuoi odori
alle voci presenti di noi
estimatori.
Ho avuto da subito la positiva
impressione
che tu fossi uno scrittore di
eccezione,
perché avevi questo modo
inusuale di rappresentare
ogni cosa che ti capitava di
raccontare.
Ho letto e riletto alcuni tuoi lavori
ed è impossibile che non te ne
innamori,
comprendi in profondità il valore
di ogni parola
ma sei propri un genio,
“cazzarola”!!
Mi chiedo ma come facevi a
sapere così tanto
riuscivi a leggere nell’anima di
tutti noi, ma senza vanto,
ci donavi armonia e mai ci
descrivevi con rassegnazione
tra la nostra realtà e la
tua immaginazione.
Ho sempre apprezzato la tua
semplicità paesana
nonostante la tua conversione
americana,
che però hai dosato con
attenzione
ricordandoti sempre della tua
prima abitazione.
Ciò che tenive inte lu core
cu tutta la forza l’ha jettate fore,
e mò che jenne arrevate lu mumente
de salutarce
chiedo al Maestro dei Due
Mondi, de non abbandunarce.