Coronavirus, Laricchia (M5S) scrive a Emiliano: “Necessarie disposizioni chiare sull’uso delle mascherine nelle attività commerciali”
Dopo diversi episodi spiacevoli avvenuti all’ingresso di alcune attività commerciali, poiché è importante garantire la sicurezza dei dipendenti contestualmente al diritto dei cittadini a fare la spesa, la consigliera del M5S Antonella Laricchia ha scritto una lettera al Presidente Emiliano per rappresentare il problema e porre alcune soluzioni, come la distribuzione di guanti e mascherine davanti agli esercizi commerciali e il suggerimento di alcuni protocolli per una spesa sicura.
“In Lombardia – spiega la pentastellata – gli esercizi commerciali hanno l’obbligo di fornire guanti monouso ai clienti e chi esce dalla propria abitazione deve coprire naso e bocca con mascherine o sciarpe, mentre in Veneto non è possibile entrare nei negozi senza mascherine. Cosa che a breve avverrà anche in Toscana quando la Regione distribuirà tre mascherine a testa ai cittadini.
Qui in Puglia in alcune attività commerciali sono state adottate misure più o meno restrittive, attraverso indicazioni agli ingressi per evitare assembramenti oppure l’imposizione di mascherine e guanti o ancora differenti modalità di spesa, in mancanza di una previsione precisa. Chiediamo disposizioni chiare anche alla Regione Puglia, per evitare il ripetersi di situazioni spiacevoli, nelle quali si chiedeva anche l’intervento delle forze di polizia o adducendo motivazioni giuridiche, dimenticando forse che la priorità è la tutela della salute pubblica di ognuno e di tutti”.
Nella lettera si chiede a Emiliano di attenzionare questo problema valutando le azioni più adatte e in particolare di lanciare una comunicazione istituzionale rivolta ai cittadini pugliesi per invitarli a comprendere e seguire le indicazioni dei titolari dei supermercati quando questi, lungi dall’impedire ai cittadini di fare la spesa, scelgano di predisporre delle procedure di spesa straordinarie con lo scopo di soddisfare le esigenze degli utenti e assicurare la sicurezza dei dipendenti, preso atto che nella Regione c’è anche una carenza di dispositivi di protezione per tutti.
“Ho inoltre proposto – continua Laricchia – un accordo con le associazioni di categoria e sindacali per consentire, ad esempio, di rendere disponibili per i clienti, all’ingresso e vicino ai box carrelli, i guanti che solitamente sono disponibili nei reparti di frutta e verdura oltre ad erogatori di gel disinfettante per le mani. Riguardo alle mascherine trovare soluzioni rapide magari ricorrendo e agevolando la produzione locale; un problema che serve risolvere quanto prima per divenire autosufficienti nella gestione di questa parte della crisi pandemica. A tal fine la Regione potrebbe anche erogare dei contributi, ragion per cui proporrò in Commissione Bilancio di sostenere le imprese riconvertite nella spesa per i test di laboratorio necessari per l’autocertificazione della produzione delle mascherine e altri dispositivi di protezione. Questa mia azione – conclude – è guidata dalla convinzione che il confronto politico-istituzionale sia importante perché nessuno deve essere lasciato indietro”.