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Croce di Monte Celano, rubato l’impianto fotovoltaico: «Ma non ci fermeranno»

Illuminata durante le ricorrenze più importanti, o come accaduto poco tempo fa, simbolo di vicinanza della città di San Marco in Lamis per le vittime dell’epidemia Covid-19 e per onorare il lavoro dei sanitari impegnati in prima linea contro il mostro invisibile. Il riferimento è alla croce in ferro posta sulla sommità di Monte Celano, recentemente dotata di un impianto di illuminazione a led quale «segnale di attaccamento al paese e alla sua storia».

Ebbene, nonostante i buoni propositi elencati (la croce sarà ad esempio accesa, a partire dall’imbrunire, la sera di Venerdì Santo) c’è sempre qualcuno pronto a vanificare ogni sforzo. Nei giorni scorsi, infatti, i soliti ignoti hanno rubato due pannelli fotovoltaici e un inverter (il congegno elettronico che serve da caricabatterie) procurando un danno economico di circa mille e 700 euro.

«Non ci fermeranno, anche se episodi come questi fanno passare la voglia», spiega rammaricato Gian Piero Villani, referente dello Speleo Team Montenero, l’associazione che ha finanziato e realizzato l’impianto. E che venerdì (Santo) prossimo sarà costretto, suo malgrado, a portare sulla cima del monte un gruppo elettrogeno. E questo per tenere fede all’impegno preso con la parte buona della città.

Il momento dell’accensione sarà trasmesso in diretta Facebook sulle pagine social dello Speleo Team Montenero e del Convento di San Matteo (riprese a cura di fra Giovanni Maria Novelli).

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