Tanto e forse troppo si è scritto in questi giorni sulla nostra città e su quanto sia successo, ma come si suol dire “fa più rumore un albero che cade che non una foresta che cresce”. La San Marco che abbiamo promosso e valorizzato in questi anni è fatta di persone intrise di sani principi e rispettose delle regole, attaccate alle proprie radici e tradizioni, consapevoli dell’emergenza che tutto il mondo sta vivendo.
A dimostrazione di ciò è stata la risposta entusiasta e corposa che i sammarchesi hanno dato al concorso #iorestoacasaefacciolafracchia” che ha visto la partecipazione di bambini, famiglie, scuole, sammarchesi fuori sedi e adulti di ogni fascia d’età che hanno inondato di foto i nostri profili social.
Lo scopo del concorso era quello di riscoprire la nostra tradizione restando a casa a fare la fracchia, per evitare la diffusione del Covid-19 e distogliere, per qualche ora la mente da quanto sta accadendo intorno a noi, concedendo in questo modo, un po’ di serenità ai partecipanti facendoli immergere nei loro ricordi più cari.
L’intento di perpetuare nel tempo la secolare tradizione delle Fracchie, quest’anno è stata adattato alle restrizioni che stiamo vivendo in una forma per noi inusuale. Ognuno ha potuto realizzare la “sua” fracchia utilizzando linguaggi espressivi diversi che hanno messo in evidenza creatività, inventiva, estrosità e professionalità.
Realizzate con materiale povero o riciclato tra quello disponibile in casa, disegni, quadri, poesie e sculture di ogni genere: sono le opere arrivate all’Associazione promotrice che adesso avrà il compito, non per niente facile, di valutarle. La commissione baserà la sua valutazione non solo e non tanto sugli aspetti “estetici”, ma anche su originalità del punto di vista e soprattutto, coerenza sul valore della fracchia nella cultura socio/ storico/ religiosa nel nostro paese. Sono giunte inoltre, preghiere all’Addolorata, ricette della gastronomia locale, giochi e passatempi e tanto altro ancora, il tutto in “versione fracchia” a testimonianza della sensibilità che i nostri compaesani nutrono verso la propria tradizione.
La pluralità di pensieri e opinioni non è mancata come dimostrano i titoli di alcune opere (non vengono riportate per non condizionare il giudizio della giuria) che hanno sottolineato la precarietà di questo momento storico ma anche la forza della volontà e dell’impegno a cui tutti siamo chiamati per una risoluzione immediata del problema.
Dunque, bilancio estremamente positivo per questo concorso che ci invoglia come Associazione a proseguire e ad offrire spunti di riflessione sulle nostre radici da preservare e difendere. Un grazie a quanti hanno partecipato e hanno, con il loro contributo dimostrato quanto sensibile, attento e operoso possa essere il popolo sammarchese. Si ribadisce che la data per la premiazione sarà stabilita in base all’evolversi della situazione di emergenza Corona virus e che chiaramente vi verrà comunicata per tempo. A questo punto non ci resta che dire: “Vinca il migliore”. (da lefracchie.eu)
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