Trasportare malati infettivi in totale isolamento e sicurezza è una capacità peculiare dell’Aeronautica Militare, un’attività che l’Arma Azzurra assicura da diversi anni
Ieri pomeriggio, alle 15, un velivolo militare è atterrato sulla pista dell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari con a bordo due pazienti positivi al Covid19 provenienti alla Lombardia. I due pazienti, di 56 e 51 anni, ricoverati negli ospedali San Paolo di Milano e di Seriate di Bergamo, sono stati trasferiti nel reparto di Rianimazione allestito nel padiglione Asclepios del Policlinico di Bari.
È stato un C-130J della 46ª Brigata Aerea, decollato dalla base di Pisa alla volta di Bergamo con a bordo un team di medici ed infermieri dell’Aeronautica Militare specializzati in trasporti in alto bio-contenimento, a svolgere questa missione.
Le due persone, imbarcate all’aeroporto di Orio al Serio, sono state posizionate all’interno di speciali barelle ATI (Aircraft Transit Isolator). Il velivolo, arrivato a Bari alle 15:15, dopo le operazioni di sbarco è rientrato a Pisa, pronto ad assicurare altri eventuali trasporti di ammalati.
Sono 14 le missioni di trasporto in biocontenimento effettuate dai velivoli dell’Aeronautica Militare sul territorio nazionale e all’estero per trasferire in sicurezza ed in totale isolamento pazienti da un ospedale all’altro, supportando così i centri di cura del nord Italia in questo momento maggiormente interessati dall’epidemia. Quella del trasporto in biocontenimento rientra tra i supporti che il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, sin dalle prime fasi, ha messo a disposizione della Protezione Civile e degli altri Dicasteri impegnati per l’emergenza Coronavirus.