Controlli “Fase 2”, il prefetto: «Evitare assembramenti. Attenzione alle situazioni di disagio sociale»
“I controlli da parte delle forze di polizia e dei vigili urbani si dovranno concentrare, in particolar modo, nei luoghi dove sono possibili concentrazioni di persone. L’attenzione sarà in particolare rivolta ai mercati rionali, ai parchi, ai giardini, alle ville, agli esercizi aperti per le attività di asporto”.
Lo riferisce in na nota la Prefettra di Foggia dopo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto oggi, presieduto dal prefetto Raffaele Grassi.
“Si rende necessaria una rimodulazione del dispositivo di controllo del territorio a fronte delle aperture disposte dal governo e dalla regione – ha detto il prefetto -. Le attività devono avere l’obiettivo primario di evitare assembramenti. Le persone avranno cura di rispettare il distanziamento sociale previsto, con l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”.
Peraltro verso è stato creato un gruppo misto con la partecipazione di operatori dell’ispettorato del lavoro, di militari dei Carabinieri del Nil, di funzionari dello Spesal dell’Asl, nonché i vigili del fuoco, con l’obiettivo di effettuare controlli mirati presso le aziende per il rispetto delle prescrizioni anticovid-19 negli ambienti di lavoro.
“La fase 2 deve essere caratterizzata da una attenta verifica delle condizioni dei lavoratori nelle aziende affinché le attività vengono svolte in sicurezza – ha ribadito il prefetto -. Il nucleo misto creato si riunirà in prefettura con sistematicità per i necessari aggiornamenti e dar conto degli esiti delle verifiche. Dobbiamo permettere a coloro che hanno ripreso a lavorare di svolgere le loro mansioni in condizioni di sicurezza”.
L’attenzione del prefetto Grassi si è soffermata anche sulla necessità di svolgere una sistematica azione di monitoraggio per cogliere tutte quelle situazioni di disagio sociale dalle quali potrebbero scaturire problematiche sensibili per l’ordine e la sicurezza pubblica della provincia. Il prefetto ha già chiesto al questore, al comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ai sindaci della Capitanata di fornire informazioni sulle realtà territoriali, coinvolgendo anche la banca d’Italia e l’Abi, l’Inps, la Camera di Commercio, le associazioni di categoria e i sindacati affinché tutti coralmente possano offrire utili spunti del contributi e sostenere i necessari per corsi di mantenimento della legalità in un momento di grande sensibilità come quello attuale.
“Ritengo necessario – ha sottolineato ancora Grassi – che in sede di conferenza permanente siano esaminate attentamente le situazioni di disagio per promuovere iniziative di sostegno e per avere la possibilità di intervenire in tempo laddove si dovessero manifestare situazioni di illegalità. La criminalità organizzata è dietro l’angolo e il pericolo di ingerenza dei clan in determinati settori è assolutamente concreto. Le condizioni di povertà favoriscono molti fenomeni criminali. Su questo, assieme alle forze dell’ordine, vigileremo”.
“Nondimeno l’attività amministrativa antimafia che mi compete continuerà ad essere svolta per evitare i casi di contaminazione nel settore della pubblica amministrazione. Il gruppo interforze costituito insieme alla prefettura e al lavoro per cogliere tutte le situazioni di sensibilità e per evitare che le prossime erogazioni da parte dello stato, a garanzia dei prestiti bancari e gli imprenditori richiedenti, finiscono in mani indesiderate, in adesione anche a uno specifico protocollo firmato dal Ministero dell’Interno con il Ministero dell’Economia e Cassa depositi e prestiti. Vigileremo anche su questo e, laddove dovessimo riscontrare irregolarità, adotteremo le giuste misure”, ha concluso il prefetto.