Emergenza Covid, medici e infermieri del 118 ospiti del Camavitè di Peschici
Per tutti gli operatori stampati e distribuiti “tirnesi” per degustare aperitivi. “Vi vogliamo a casa nostra, e grazie per il lavoro svolto in questi lunghi mesi”
Siamo nella Fase 2 ma l’emergenza Covid non è affatto terminata: continua la lotta dei camici bianchi contro questo un nemico invisibile, subdolo e pronto ad attaccarti in ogni momento. Medici e infermieri non si sono mai tirati indietro in ogni richiesta di aiuto e un semplice “grazie” non era di certo sufficiente. Ci hanno offerto tutto il loro sostegno e la loro professionalità nei momenti più critici, hanno assistito noi i nostri cari andando oltre le cure mediche mettendo in primo piano affetto e rapporti umani. Per questo noi di Camavitè di Peschici siamo pronti ad esprimere la nostra riconoscenza con un piccolo gesto.
E cosi, in attesa di misure economiche nazionali ovviamente più importanti, abbiamo stampato i nostri tirnesi (per chi non lo sapesse, soldi nel nostro dialetto), in questo caso buoni convertibili con un aperitivo nel nostro ristorante. Sarà una bella occasione per stare insieme, aprirvi le porte di casa nostra e ringraziare con un piccolo gesto alcuni dei veri protagonisti di questa pandemia che anche in provincia di Foggia ha portato via vite umane.
Provvederemo a consegnare i tirnesi al dirigente del dipartimento Emergenza-Urgenza della provincia di Foggia con un’emissione a tiratura limitata per tutto il personale sanitario del “118”, i primi volti (seppur coperti da mascherina e tuta) che abbiamo imparato a conoscere durante gli aiuti e l’assistenza più immediata.
I disegni sulla banconota (sarà davvero spesa nel momento in cui arriverete da noi) sono di Teo Palatella, artista di Vieste, mentre il vino che offriremo assieme a stuzzichini e manicaretti sono prodotti provenienti dal nostro territorio. Al progetto partecipa come media partner la rivista enogastronomica “LIKE” e l’agenzia di comunicazione CDP Service.
Nel rispetto di una economia circolare in cui crediamo da anni e che, in questo momento di transizione, diventa pilastro incrollabile intorno al quale tornare ad costruire. Grazie, ragazzi…