Siccità, dall’Ente Parco in arrivo 40mila euro per le aziende zootecniche
All’emergenza sanitaria e ad altre problematiche che affliggono le aziende zootecniche nell’area del Parco Nazionale del Gargano, si aggiunge anche la siccità. Gli allevatori, già messi a dura prova, si confrontano ora con la scarsità di acqua che impedisce loro di soddisfare le esigenze aziendali. Di qui, su proposta della Presidenza, la decisione della Giunta esecutiva dell’Ente di stanziare 40mila euro per intervenire con forniture d’acqua nelle aziende maggiormente in difficoltà.
Per l’abbeveraggio degli animali e per le esigenze igienico-sanitarie degli allevamenti vengono solitamente utilizzate scorte idriche presenti nelle cisterne dove l’acqua confluisce e si accumula a seguito delle piogge del periodo autunno-invernale. Essendo stato questo un anno particolarmente siccitoso, le aziende zootecniche sono state costrette ad acquistare l’acqua nei centri abitati e a trasportarla tramite idonee autocisterne in azienda. Una scelta obbligata che comporta l’aggravio dei costi di produzione in un periodo già di per sé difficile.
“Si tratta di un intervento tampone – spiega il Presidente del Parco del Gargano Pasquale Pazienza – con cui si tenta di contenere la portata di un problema che, con l’avvicinarsi dell’estate, potrebbe trasformarsi in un’altra emergenza. Con i sindaci della Comunità del Parco e con il contributo delle associazioni di categoria si sta lavorando all’individuazione delle aziende con maggiore difficoltà per dare un aiuto concreto – nei limiti delle possibilità dell’Ente – a uno dei settori produttivi caratterizzanti l’economia del territorio garganico. La logistica per la distribuzione dell’acqua alle aziende è assicurata attraverso l’utilizzo dei mezzi della Protezione Civile, che rappresenta un importante tassello del capitale sociale esistente nel nostro territorio e che ringrazio per la prontezza con cui si è resa disponibile. Contemporaneamente, è stata inviata una nota alla Regione Puglia per chiedere l’attivazione di un tavolo di lavoro, che possa adeguatamente accompagnare la realizzazione di attività e di infrastrutture con cui risolvere definitivamente il problema dell’approvvigionamento idrico di cui soffre, da sempre, una buona quota del comparto zootecnico locale”.
I fondi stanziati dall’Ente Parco per lo svolgimento di questa attività, rientrano nella voce “Interventi di supporto all’Agricoltura, allevamenti zootecnici e prodotti derivati” e si aggiungono a quelli già erogati per gli indennizzi dei danni da fauna selvatica (36 mila euro per i mesi di gennaio e febbraio 2020) e ai circa 100mila che annualmente l’Ente investe per la conservazione in purezza della razza podolica.