Attenzione particolare alla dimensione sociale, storia a lieto fine al Policlinico Riuniti di Foggia
Al Policlinico Riuniti di Foggia non solo importanti innovazioni tecnologiche e grandi sforzi organizzativi di tipo sanitario ma anche un’attenzione particolare alla dimensione sociale per un approccio alle cure di tipo olistico
Questa è la storia a lieto fine di un paziente di giovane età che, dopo essere stato costretto a muoversi per sei lunghi mesi su di una sedia a rotelle per l’amputazione di un arto inferiore, è stato trasferito qualche giorno fa sulle proprie gambe in un centro della provincia di Foggia per la riabilitazione.
Il giovane, che era nella disperazione più totale al termine di un lungo percorso sanitario, era stato preso in carico dai medici del Dipartimento di Medicina Riabilitativa, Unità di Lungodegenza del plesso Lastaria di Lucera del Policlinico Riuniti di Foggia, diretto dal Dott. Massimo Zanasi, che oltre alle cure sanitarie prestate, ha provveduto a dare risposte anche sociali, attivando e sensibilizzando tutte le professionalità specialistiche, sia aziendali che territoriali.
Una bella pagina di sintesi tra istituzioni, quindi, con risposte date sia di carattere sanitario che sociale.
Per consentire il reinserimento sociale del paziente in tempi brevi, infatti, il Capo Dipartimento nonchè Direttore della Struttura Complessa di Geriatria, Medicina e di Lungodegenza del plesso Lastaria di Lucera del Policlinico Riuniti di Foggia Dott. Massimo Zanasi ha coinvolto anche il fisiatra Dott. Valentino Petruzzi, Capo Dipartimento del Servizio di Riabilitazione della Asl di Foggia che, conosciuta la delicatezza del problema, ha provveduto velocemente alla fornitura della protesi, e il fisiatra Dott. Leonardo Trevisano, attuale consulente del Dipartimento di Riabilitazione della Asl di Foggia, che ha reso possibile l’accoglimento del giovane in una struttura riabilitativa della provincia di Foggia. Il Dott. Massimo Zanasi, inoltre, ha provveduto anche ad inoltrare richiesta di riconoscimento di invalidità civile per il giovane, oggi in avanzata fase di valutazione, seguendo la normale prassi, con il coinvolgimento del medico di famiglia e di un Patronato di assistenza sociale.
“Si può dire che oggi la storia è giunta ad una lieta conclusione con nostra grande soddisfazione e commozione per il paziente ormai diventato nostro amico” – ha dichiarato il Dott. Massimo Zanasi.
“La mission della nostra Azienda non è solo quella di dare risposte sanitarie di qualità con l’ausilio di importanti innovazioni tecnologiche – ha dichiarato il Direttore Generale del Policlinico Riuniti Dott. Vitangelo Dattoli – ma anche di farsi carico dei problemi dei pazienti, con un’attenzione particolare alla dimensione sociale e psicologica, all’umanizzazione e alla qualità delle cure, per un approccio di tipo organico e di carattere olistico. Un ringraziamento particolare va a tutta la Direzione Strategica della Asl di Foggia, all’Arma dei Carabinieri e a tutti coloro che hanno contribuito a scrivere questa bella pagina della sanità foggiana”.
“Il nostro Policlinico ha vissuto momenti di alta intensità assistenziale per fronteggiare il <terribile mostro> nel corso della recente pandemia, ma non ha mai ha perso la sua anima…una vocazione che non può mutare perché scritta nel Dna degli Ospedali Riuniti di Foggia” – conclude il Dott. Massimo Zanasi.