I Carabinieri di San Severo con i Carabinieri Cacciatori, durante i controlli nelle aree rurali, hanno arrestato un uomo con precedenti di polizia, C.M., per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.
Nel prosieguo delle stringenti attività di monitoraggio delle aree della parte nord della Capitanata, molto attenzionate in questo periodo, lunedì scorso, in agro di Serracapriola, a ridosso del letto del Fiume Fortore, i Carabinieri si sono imbattuti in una estesa piantagione di marijuana, circa 800 piante, del tipo “vietnamita” (qualità di pianta più piccola e bassa rispetto a quelle di comune coltivazione), che risulta meno individuabile, anche ad un controllo dall’alto.
Una attenta e paziente attività di osservazione aveva un immediato riscontro positivo. Infatti, i militari notavano sopraggiungere un individuo, a bordo di una autovettura, che si fermava proprio all’altezza del tratturo che porta alla piantagione e proseguendo a piedi iniziava tranquillamente a dare acqua alle piante, controllandone lo stato di crescita.
Con una manovra repentina e coordinata, tutto il personale circondava l’area dove vi era la coltivazione e, con una rapida incursione, impedendo ogni possibilità di reazione dell’uomo procedevano al suo arresto. Sul posto venivano sottoposte a sequestro tutte le piante coltivate, fertilizzanti per accelerarne la crescita, nonché attrezzature per l’irrigazione e per dissodare il terreno.
Gli arboscelli, inviati al Laboratorio di Analisi delle Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia per le analisi qualitative e quantitative sul principio attivo, hanno evidenziato una produttività media di circa 17.000 dosi.
Successivi controlli consentivano di accertare che l’uomo era gravato anche da un ordine di carcerazione, sin dal mese di gennaio scorso e per il quale si era reso da tempo, per il reato di atti persecutori nei confronti di un commerciante della zona.
All’esito di tutte le verifiche, i cui esiti sono stati pienamente condivisi dal Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Foggia l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia in attesa delle disposizioni dell’A.G. che a seguito della convalidava disponeva la permanenza in carcere.